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L’analisi di Ambrosetti: porto, logistica, industria e turismo trainano l’economia genovese

La provincia di Genova genera la quota più alta di valore aggiunto a livello regionale pari al 60% del totale

Generico giugno 2024

Genova. Sistema portuale e logistico, cantieristica navale, nautica da diporto, hi-tech, blue & silver economy, turismo, artigianato, commercio, cultura e agroalimentare. Questi i settori trainanti dell’economia genovese emersi dal quarto, e ultimo, tavolo territoriale di TEHA – The European House Ambrosetti, tenutosi questa mattina presso la Camera di Commercio di Genova ed incentrato sul capoluogo ligure. A prender parte, alla presenza del presidente regionale ad interim Alessandro Piana e dell’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana, istituzioni e stakeholder locali.

“È una Liguria che cresce quella che viene fotografata nel rapporto annuale del Forum Ambrosetti – ha sottolineato il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana – Si guardi ad esempio al Pil, all’economia del mare, alle infrastrutture, al turismo, a diversi comparti produttivi fino ad arrivare al crescente posizionamento della Liguria negli ambiti di innovazione tecnologica, sia tramite start-up, sia con lo sviluppo di centri di eccellenza. E lo dicono dei dati oggettivi e le dinamiche socio-economiche sul territorio. Una visione importante improntata sul lavoro e sullo sviluppo, che pone la Liguria al centro dello sviluppo del Paese per ricchezza e competitività”.

“Dopo Imperia, La Spezia e Savona si chiude con Genova il percorso di ascolto del territorio che abbiamo avviato per l’ottava edizione del Forum Ambrosetti – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana – Genova non è soltanto strategica per la sua posizione geografica, che la porta a essere punto d’incontro tra Europa e Mediterraneo, ma è snodo cruciale per la logistica italiana, cuore pulsante della movimentazione di merci e persone e testimone di una tradizione marittima e industriale che dobbiamo salvaguardare, valorizzare e reinterpretare in chiave moderna. I qualificati interventi delle categorie economiche e degli imprenditori a cui abbiamo assistito oggi – aggiunge l’assessore Alessio Piana – hanno posto l’accento sulla necessità di accompagnare questi punti di forza con infrastrutture adeguate – come la nuova Diga di Genova, la Gronda, il Terzo Valico, Tunnel della Fontanabuona, il Tunnel sub portale – che potranno portare un’ulteriore spinta propulsiva allo sviluppo logistico economico dell’intero territorio regionale”.

La provincia di Genova, infatti, genera la quota più alta di valore aggiunto a livello regionale pari al 60% del totale (28,6 miliardi di euro) e per valore aggiunto pro-capite (34,9). Genova genera il 61,3% delle esportazioni regionali. I primi quattro settori (mezzi di trasporto, macchinari e apparecchi, coke e prodotti petroliferi, metalli e prodotti in metallo) rappresentano più del 70% dell’export provinciale (pari a 4,7 miliardi di euro). Il primo settore, quello dei mezzi di trasporto (2,1 miliardi di euro), riguarda prevalentemente navi e imbarcazioni (1,9 miliardi di euro).

Quello del Mar Ligure Occidentale è il primo sistema portuale in Italia per movimentazione merci (48,1 milioni di tonnellate), secondo per Teumovimentate (2.073,5 migliaia di tonnellate) e per il trasporto passeggeri (1.817,6 – valori in migliaia). Porto che genera un indotto economico notevole, creando posti di lavoro diretti e indiretti in settori come la logistica, la movimentazione merci, lo spedizioniere, i servizi portuali, la nautica da diporto e la pesca. La manifattura genera il 92,5% dell’export provinciale.

A fine 2022, Genova registra un tasso di crescita dell’occupazione (3,6) rispetto al periodo pre-Covid superiore alla media regionale (2,4), del Nord-Ovest (-0,6) e nazionale (-0,04). In particolare, il tasso di occupazione femminile risulta il più alto a livello regionale e con la maggiore crescita rispetto al periodo pre-Covid (+5,1 punti percentuali: 57,2% nel 2019; 62,3% nel 2022). Cala anche la percentuale di NEET, la più bassa tra le province liguri, riportando la riduzione più alta rispetto al pre-Covid (-5,5 punti percentuali: 17,6% nel 2019; 12,1% nel 2022). In crescita anche la popolazione laureata o in possesso di un altro titolo di studio terziario rispetto al periodo pre-Covid (+1 punto percentuale: 32,5% nel 2019; 33,5% nel 2022).

L’evento conclusivo di restituzione al territorio dell’ottava edizione del Forum Ambrosetti si terrà lunedì 1º luglio all’Hotel Excelsior di Rapallo.

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