Genova. In una serata insolitamente fresca per essere all’inizio della stagione estiva il tradizionale falò di San Giovanni Battista ha riscaldato una piazza Matteotti affollata per la festa del santo patrono di Genova.
Centinaia le persone accorse per assistere all’accensione avvenuta allo scattare della mezzanotte. Molti hanno consegnato un biglietto che, secondo la tradizione, dovrebbe contenere ciò che si vuole allontanare dalla propria vita e simbolicamente ardere nel fuoco propiziatore.

La notte di San Giovanni Battista, tra il 23 e il 24 giugno, è infatti sempre stata legata a riti e feste, dal momento che cade proprio pochi giorni dopo il solstizio estivo: una tradizione molto antica, che nel Medioevo è diventata sempre più sentita in città. E proprio il falò, anche oggi, continua a far parte degli innumerevoli riti della tradizione popolare.
Presente alla cerimonia anche il sindaco Marco Bucci, che prima di bruciare la pira ha passato in rassegna la folla radunata intorno alle transenne cercando un “Giovanni” al quale fare gli auguri alla città, operazione durata diversi minuti prima che una persona con quel nome si facesse avanti. Con lui anche l’assessora alle Tradizioni Paola Bordilli e, in rappresentanza della Regione, l’assessore Alessio Piana.

Non solo falò: la notte di San Giovanni è stata scandita dal concerto di Stefano Signoroni & The MC Band di cui è stato ospite anche Paolo Jannacci, musicista, compositore e cantautore figlio di Enzo Jannacci. Immancabile il ghost tour in centro storico tra mistero, storia e fantasia. Dopo la cerimonia, spazio ancora alla musica col concerto a cura di Dune Mosse – Zucchero Tribute Band dedicato alle canzoni di Zucchero.