Genova. Non è ancora stata fissata ma lo sarà nei prossimi giorni l’udienza davanti al Riesame in cui l’avvocato Stefano Savi ribadirà la richiesta di revoca dei domiciliari per il governatore Giovanni Toti, arrestato il 7 maggio nell’ambito della maxi inchiesta della Procura di Genova per corruzione.
L’appello al Riesame (e la differenza con il ricorso)
Il tribunale del Riesame è una sezione specializzata del tribunale di Genova che si occupa delle misure coercitivi. E’ composto da tre giudici (Massimo Cusatti, Marina Orsini, Luisa Avanzino) della terza sezione penale.
L’appello al tribunale del Riesame differisce dal ricorso perché nel primo caso (cioè in quello scelto dall’avvocato Savi) si discutono unicamente le esigenze cautelari e non gli elementi di prova portati dall’accusa, i cosiddetti “gravi indizi di colpevolezza”. Questo significa che i giudici nella decisione non potranno entrare nel merito delle accuse ma solo appunto dire se il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove è ancora “attuale e concreto” oppure no.
Per i pm (e anche per la giudice che ha rigettato l’istanza le esigenze cautelari restano perché Toti se venisse scarcerato tornerebbe a fare il presidente della Regione (essendo la sua una carica elettiva non può essergli applicata nessuna interdittiva professionale come accade per esempio con gli imprenditori o i funzionari pubblici non eletti) e secondo i pm proseguirebbe nelle modalità che secondo l’accusa costituiscono un reato anche perché come hanno mostrato le ultime indagini condotte dalla guardia di finanza, Toti subito prima dell’arresto avrebbe chiesto a Spinelli nuovi finanziamenti proprio in vista delle elezioni regionali del 2025.
Secondo la difesa invece Toti non agirebbe più come prima, non perché si ritenga colpevole ma perché visto che i metodi utilizzati lo hanno portato ai domiciliari, non si esporrebbe certo al rischio di un nuovo arresto. Quindi in sostanza, il suo avvocato, nell’appello al Riesame, ha chiarito che non chiederebbe più finanziamenti ai privati o – almeno – non nei modi emersi dalle intercettazioni, con le insistenti telefonate a Spinelli dopo aver garantito di essersi interessato alla sue pratiche.
I tempi dell’udienza e delle decisioni
In caso di appello (a differenza del ricorso che ha tempi più stringenti) il tribunale deve arrivare a una decisione entro 20 giorni da quando la Procura, a cui viene inviato l’appello, deposita presso il Riesame tutti gli atti che ritiene necessari a sostenere la sua tesi sulle esigenze cautelari. La Procura deve procedere immediatamente al deposito degli atti ma i termini in realtà non sono nel caso dell’appello così perentori. (Nel caso del ricorso invece sì).
Ricevuti gli atti il Riesame fissa l’udienza, di solito tre-quattro giorni prima della scadenza dei 20 giorni.
Nel caso di Toti, considerando i tempi tecnici e gli altri ricorsi e appelli che il Riesame deve gestire, è plausibile che l’udienza venga fissata intorno al 9-10 luglio con la decisione entro le 48ore successive.
Il ricorso in Cassazione
Contro la decisione del tribunale del Riesame si può ricorrere in Cassazione. Lo potrà fare l’avvocato di Toti Riesame confermasse i domiciliari Savi potrebbe ricorrere in Cassazione ma la decisione non arriverebbe prima di settembre. Se il Riesame invece revocasse la misura Toti potrà lasciare i domiciliari ma la Procura potrebbe a sua ricorrere in Cassazione e a quel punto la decisione potrebbe nuovamente essere ribaltata dopo ‘estate
Anche Signorini, Italo Testa e (forse) Aldo Spinelli al Riesame
A fare appello al Riesame è stato anzitutto l’avvocato Enrico Scopesi, difensore di Paolo Emilio Signorini, l’unico che dal 7 maggio si trova nel carcere di Marassi. L’udienza è fissata il 28 giugno e la decisione dovrebbe arrivare tra l’1 e il 2 di luglio.
Poi l’8 luglio è già stato fissato l’appello per Italo Testa (difeso da Maurizio Mascia e Gennaro Velle) a cui la giudice aveva respinto la revoca dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. E sembra molto probabile che anche Aldo Spinelli, attraverso i suoi avvocati Alessandro Vaccaro e Andrea Vernazza, voglia puntare al Riesame. Ma in questo caso il primo step dovrà essere una nuova istanza alla giudice Faggioni per la revoca dei domiciliari, istanza che la gip aveva respinto meno di un mese fa.
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