L'inchiesta

Mazzette per aumentare le rimozioni delle auto, l’agente di polizia locale chiedeva: “Ci uscirebbe qualcosina?”

L'uomo, 50 anni, è accusato di istigazione alla corruzione: avrebbe chiesto al titolare della ditta che si occupa di rimuovere veicoli in sosta vietata soldi per aumentare le operazioni

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Genova. “Avrei la possibilità di farti aumentare notevolmente il numero delle operazionici uscirebbe qualcosa? Anche qualcosina, niente di esagerato”.

Così M.B., 50 anni, agente della polizia locale di Genova, nel febbraio del 2023 si rivolgeva al titolare della ditta che si occupa del trasporto e della rimozione dei veicoli in divieto di sosta per conto del Comune. Il sottotesto, per la procura, è che l’agente si stesse offrendo di inviare al carro attrezzi più segnalazioni sui veicoli in divieto di sosta, aumentando così il guadagno della ditta, in cambio di mazzette.

Il pm Francesco Cardona Albini, che ha chiesto il rinvio a giudizio per il cinquantenne, gli contesta il reato di istigazione alla corruzione, fattispecie disciplinata dal comma 3 dell’articolo 322 del codice penale che si applica al pubblico ufficiale o all’incaricato di un pubblico servizio che riveste la qualità di pubblico impiegato e “sollecita una promessa o dazione di denaro od altra utilità da parte di un privato”.

A condurre la prima indagine interna sono stati gli agenti del nucleo di polizia giudiziaria della stessa polizia locale genovese, che hanno poi passato gli atti alla procura. Le indagini sono proseguite attraverso intercettazioni telefoniche e registrazioni audio in cui, come ha fatto sapere lo stesso Comune, è stato confermato come il vigile abbia ”offerto la propria ‘collaborazione’, dietro corresponsione di denaro, al titolare di una società affidataria in concessione del servizio di rimozione, trasporto e custodia veicoli sul territorio comunale, così da aumentare il numero delle richieste di interventi di rimozione e, quindi, il fatturato della società”.

All’uomo, difeso dall’avvocato Giorgio Zunino, è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminare nei giorni scorsi e l’udienza preliminare è stata fissata per ottobre. Nel frattempo per lui è stato disposto il trasferimento di ufficio in un’altra sede ed è stato abilitato esclusivamente a servizi interni. A suo carico è stato anche avviato un procedimento disciplinare.

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