Genova. Tutti i fatti richiamati negli atti della maxi inchiesta della Procura di Genova per corruzione e voto di scambio sarebbero in realtà “da interpretare in maniera differente alla luce della politica che ha sempre perseguito la Regione da lui guidata a tutela esclusivamente di interessi pubblici e non privati“. È quanto sostiene Stefano Savi, avvocato del presidente ligure Giovanni Toti, da ieri agli arresti domiciliari e quindi sospeso dalle sue funzioni.
“Interessi del territorio – li definisce Savi – perseguiti anche attraverso forme che hanno potuto indurre a equivoci ma che in realtà non hanno mai sconfinato in nulla di illecito”.
Il 10 maggio alle 14.00 a palazzo di giustizia è fissato l’interrogatorio di garanzia di Toti. “Vedremo come comportarci – aggiunge il difensore -. Nel frattempo stiamo esaminando ed esamineremo tutti gli atti”. Signorini sarà sentito il 9 maggio nel carcere di Marassi, mentre sabato sarà il turno di Spinelli, sempre a palazzo di giustizia.
“Non si parla di dimissioni. Si sospende dalla funzione e poi vedremo cosa succede – aveva spiegato ieri Savi sotto l’abitazione di Toti in piazza Piccapietra -. Il processo è ancora tutto da fare. Vediamo gli atti, li leggiamo e cerchiamo di capire come costruire gli elementi difensivi nel miglior modo possibile”.