Fronte progressista

Regionali, da Fratoianni via libera alla candidatura di Orlando: “Personalità di assoluto valore”

Il segretario di Sinistra Italiana a Genova: "Liguria sotto sequestro, Toti si dimetta". La proposta di legge: "Stop ai finanziamenti privati da chi ha interessi nella pubblica amministrazione"

fratoianni

Genova. “È un amico e una personalità di assoluto valore e livello, quindi penso che possa rappresentare una risorsa molto importante”. Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, dà il via libera alla candidatura di Andrea Orlando, sempre più quotato come nome proposto dal campo largo dei progressisti in caso di elezioni anticipate in Liguria. “Non sono io qui oggi a decidere chi debba essere il candidato o la candidata di una coalizione alternativa a quella delle destre, ma se mi chiedete un commento su Andrea Orlando il mio è un commento molto positivo”, precisa a margine di un evento a Genova per presentare la proposta di legge sull’abolizione dei finanziamenti privati alla politica.

Che in Liguria si avvicini il momento del voto è convinzione comune e trasversale, ma al momento la giunta va avanti ad interim con Alessandro Piana, mentre il governatore è agli arresti domiciliari. Fratoianni si associa al pressing delle opposizioni: “Credo sia arrivato il momento che Toti si dimetta, adesso anche basta. È il momento di liberare la regione da tutti i punti di vista. Intanto l’istituzione regionale che è paralizzata: penso che nessuna vicenda individuale possa tenere sotto sequestro la Regione che ha responsabilità rilevantissime, nell’interesse generale. Toti si dimetta e si consenta ai liguri di scegliere il loro futuro”.

Dopodiché, “per chi sta al lato opposto a quello delle destre che hanno governato male a prescindere da questa vicenda, occorre mettere in campo una coalizione, una proposta alternativa che cambi le priorità, cambi l’agenda e consenta di cambiare anche in meglio il futuro dei liguri”. Certo sarà difficile tenere insieme un fronte che vada da Azione al Movimento 5 Stelle: “Sono poco appassionato alle geografie astratte – replica Fratoianni -. Vedo un sacco di dibattito sul campo largo, giusto, stretto. Io vorrei una proposta politica che funziona perché è in grado di dimostrare in modo chiaro la sua natura alternativa. La politica funziona quando è in grado di offrire una scelta chiara. La destra governa secondo una certa idea di opere, sanità, trasporti, ambiente, lavoro e diritti, noi dobbiamo averne un’altra. Se teniamo questa barra diventa facile sciogliere il nodo di come si compongono poi le coalizioni”.

cosso fratoianni

“È un anno e mezzo che lavoriamo in maniera intensa per la costruzione di questo fronte progressista – ricorda Simona Cosso, segretaria ligure di Sinistra Italiana e candidata alle europee -. Adesso il momento è emergenziale e ci vuole l’impegno di tutti perché possiamo ribaltare l’idea di regione. Uno dei punti prioritari sarà la trasparenza della politica. Durante questa legislatura la giunta Toti ha chiuso i finanziamenti per l’osservatorio regionale antimafia, perché ritenuto uno spreco.

L’inchiesta della Procura di Genova ha riacceso i fari sul tema del finanziamento ai partiti. E mentre si ripropone il sostegno pubblico, Sinistra Italiana rovescia la prospettiva: “È proposta di legge molto semplice che dice che è vietato da parte dei soggetti privati che abbiano interessi a qualsiasi titolo nella pubblica amministrazione finanziare la politica. L’urgenza ce l’ha sbattuta in faccia la vicenda ligure, l’idea di una promiscuità indebita tra la politica, la pubblica amministrazione, l’interesse generale e l’interesse particolare. È arrivato il momento di fare pulizia e a farlo deve essere la politica, prima ancora della magistratura, che farà il suo corso. Faccio un appello a tutti i leader e segretari di altri partiti perché questa legge sia approvata subito: si può fare e mi auguro ci sia una risposta”.

Ma come si finanzia allora l’attività politica, contando che il due per mille finora non è stato un successo? “Si intervenga su quella modalità per allargarne l’efficacia – risponde Fratoianni – ma si può anche fare politica con meno soldi. Noi non prendiamo una lira dai soggetti privati, non li abbiamo mai presi, eppure facciamo politica. Dicono che non bisogna ripristinare il finanziamento pubblico, è una grande discussione e la faremo per tempo… Va bene, ma allora si faccia politica con meno risorse. Perché la promiscuità non è più accettabile, non è accettabile che chi ha il compito di amministrare l’interesse generale discuta in luoghi che non sono quelli deputati, magari a bordo di uno yacht, di questioni che riguardano l’interesse generale con chi legittimamente cura il proprio interesse particolare, perché fa impresa”.

“Prima ancora di verificare se ci sono stati meccanismi corruttivi, elementi criminali, se interessi della mafia abbiano condizionato le scelte, c’è una questione che riguarda la pulizia del rapporto tra politica e affari. È arrivato il momento di una svolta. Gli altri soggetti politici devono risponderci: non vorrei che una risposta negativa fosse dovuta al fatto che in molti continuano a prendere finanziamenti da soggetti privati che hanno rapporti con la pubblica amministrazione. Siccome non li abbiamo mai presi, siamo molto liberi nel fare questa proposta, che però non riguarda noi, ma va nell’interesse generale”, conclude Fratoianni.

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