Genova. È arrivato a Genova il primo dei 14 nuovi treni di quarta generazione che Hitachi Rail sta costruendo per la metropolitana del capoluogo ligure. Il convoglio, simile a quelli di terza generazione attualmente in servizio ma distinguibile per la caratteristica livrea verde, è stato presentato oggi in deposito e sarà messo in esercizio a settembre una volta terminati tutti i test necessari. Il secondo treno arriverà a luglio e l’intera fornitura, finanziata dal ministero dei Trasporti con 70 milioni di euro, dovrebbe essere consegnata entro la primavera del 2025.
Ciascuno dei 14 nuovi veicoli, composto da 4 semicasse con una capacità complessiva di 290 passeggeri, sarà bidirezionale e lungo 39 metri. Ma la vera novità sarà la possibilità di farli viaggiare in accoppiata, sia tra loro sia insieme ai 7 veicoli di terza generazione, così da raddoppiare la capacità di trasporto che arriverà a 580 passeggeri per ogni corsa. Prima, però, bisognerà attendere la fine dei lavori per il prolungamento a Canepari, dato che oggi a Brin non c’è spazio per invertire la marcia di un treno di 78 metri. Traguardo che – salvo ulteriori intoppi – si raggiungerà alla fine del 2024. Queste vetture potranno essere impiegate su tutte le estensioni programmate dal Comune, quindi anche sullo Skymetro.
Le caratteristiche dei nuovi treni
Il colore non è certo l’unica novità. “I nuovi treni – spiega Andrea Pepi di Hitachi – hanno un sistema di climatizzazione in grado di ottimizzare i consumi energetici e un nuovo sistema di informazioni video per i passeggeri, sono costruiti con oltre il 95% di materiali riciclabili e rispettano tutte le più recenti normative di sicurezza. In termini di comfort per i passeggeri sarà un significativo passo avanti”.
La progettazione degli allestimenti interni e degli impianti di bordo è stata concepita per limitare al minimo gli ingombri degli apparati tecnici nell’area passeggeri in modo da avere una continuità architettonica e visiva tra le carrozze contigue. La disposizione dei sedili genera un layout simmetrico e bilanciato per la distribuzione dei pesi.

Per l’esercizio sulla linea genovese i nuovi treni sono equipaggiati sia con apparati di bordo del sistema ATP (Automatic Train Protection), sistema di protezione automatico della marcia di un treno, che del sistema ATO (Automatic Train Operation), sistema di guida automatica.
Il sistema di telecomunicazioni di bordo prevede apparati in ogni carrozza che, grazie ad una rete ethernet, garantiscono la connettività di tutti dispositivi di comunicazione come l’impianto di diffusione sonora, i display per l’informazione ai passeggeri, i citofoni di emergenza ed i dispositivi di controllo e comunicazione riservati al conducente. Per garantire la sicurezza dei passeggeri durante il servizio, i nuovi treni sono dotati di sistema di videosorveglianza. Anche la cabina di guida è dotata di un impianto di climatizzazione.
I prossimi passi
A partire dalla prossima settimana partiranno le diverse attività di messa a punto da parte dei tecnici Hitachi Rail con una serie di prove in linea, al fine di completare i test elencati nel piano delle prove allegato al progetto approvato dal ministero, inclusa la funzionalità dei veicoli in composizione doppia anche con i precedenti veicoli di terza generazione.

La messa in servizio dei nuovi treni consentirà anche la rottamazione dei 6 treni di prima generazione, abbassando l’età media del parco veicoli da 18,5 anni a 9,8 anni. Queste vetture, costruite da Ansaldo Trasporti ed entrate in esercizio nel 1990 agli albori della metropolitana genovese, derivano direttamente dai tram di Zurigo.
Un nuovo deposito per la metropolitana
Nei prossimi anni la flotta è destinata a espandersi seguendo tutti i prolungamenti che il Comune ha in progetto: anzitutto Valpolcevera e Valbisagno, ma anche il Levante fino a San Martino e il Ponente fino alla Fiumara. “In tutto avremo un parco di 40 treni – spiega la presidente di Amt Ilaria Gavuglio – e avremo l’esigenza di un nuovo deposito. Il Comune sta reperendo i fondi”. L’assessore alla Mobilità Matteo Campora aggiunge che “sono in valutazione due-tre possibili siti” e che l’obiettivo è avere la struttura pronta entro tre anni.
Le dichiarazioni
“L’arrivo del primo dei 14 nuovi treni Hitachi Rail destinati alla metropolitana di Genova rappresenta un traguardo significativo per la nostra città. Un passo fondamentale nel processo di ammodernamento e potenziamento del nostro trasporto pubblico – spiega il sindaco Marco Bucci -. Questi nuovi convogli, dotati di tecnologie all’avanguardia e di un design innovativo, offriranno ai cittadini un servizio più efficiente, confortevole e sicuro. Con la gratuità vogliamo portare le persone a usare la metropolitana anziché le strade di superficie, quindi intendiamo spostare passeggeri anche dagli autobus. Il sistema Genova continua a ottenere una vittoria dopo l’altra”.
“La consegna del primo dei nuovi 14 treni destinati alla metropolitana di Genova è frutto di un grande lavoro effettuato dal personale del Comune e di Amt in sinergia con Hitachi Rail – aggiunge l’assessore Matteo Campora -. Ricordiamo che quelli realizzati nello stabilimento di Pistoia sono convogli cuciti su misura per la nostra città, data la particolare conformazione delle gallerie e della linea della metropolitana. Andiamo a rinnovare la flotta con treni moderni e funzionali e al contempo proseguono i lavori di ampliamento della rete con la realizzazione delle nuove stazioni di Corvetto, Canepari e Martinez. Tutto questo senza dimenticare che sono già in atto le procedure propedeutiche all’avvio del cantiere per la nuova stazione di Rivarolo“.

“Si tratta della flotta più numerosa di treni della metropolitana che sia mai stata commissionata per la nostra città grazie a un finanziamento di 70 milioni di euro che il Comune di Genova ha ottenuto dal ministero dei Trasporti. Un investimento importante che costituisce un plus sotto diversi punti di vista – sottolinea la presidente di Amt Ilaria Gavuglio -. Primo di tutti il ringiovanimento della flotta: grazie ai 14 nuovi treni l’età media del parco treni scenderà sotto i dieci anni incrementando notevolmente il comfort di viaggio dei passeggeri. Inoltre, i treni di quarta generazione potranno operare in conformazione doppia anche con i quelli di terza generazione e questo garantirà maggiore flessibilità ed efficacia all’intero sistema, soprattutto in previsione dei prolungamenti della metro già in corso. Questo arrivo segna un’altra tappa importante verso un sistema di trasporto pubblico sempre più attrattivo e sostenibile”.
“L’arrivo del primo treno Hitachi Rail è un’ottima notizia per i cittadini di Genova ma anche per quelli del territorio metropolitano perché viaggeranno sulla linea genovese verso le stazioni di Martinez e Canepari di prossima costruzione, e pertanto faranno parte della flotta che in futuro permetterà di raggiungere l’interscambio dell’alta Val Bisagno – dichiara il consigliere metropolitano delegato ai Trasporti Claudio Garbarino -. Questo investimento di 70 milioni di euro dimostra l’impegno delle amministrazioni territoriali insieme ad Amt per migliorare la qualità del trasporto pubblico. I nuovi treni saranno più confortevoli, efficienti e sicuri, e contribuiranno a rendere la metropolitana di Genova un mezzo di trasporto ancora più attrattivo per i cittadini”.
“Dopo aver quasi completato la consegna di nuovi treni regionali in Liguria, siamo arrivati a 45 sui 48 previsti dal contratto di servizio con Trenitalia, con questo nuovo treno anche la rete metropolitana di Genova inizia il suo percorso di rinnovamento – dichiara l’assessore regionale ai Trasporti Augusto Sartori -. Avere in Liguria treni sempre più moderni ed efficienti è un valore aggiunto soprattutto per chi usa questi mezzi quotidianamente per lavoro o per recarsi a scuola e all’università ma anche per i turisti che sono in crescente aumento ogni anno a Genova. In tema di turisti, e in particolare di croceristi, mi fa piacere ricordare che alla fine del prossimo anno, anche su input della Regione, Rfi realizzerà un collegamento con scale mobili e ascensore tra la Stazione Marittima e la stazione di Genova Principe Sotterranea favorendo così gli spostamenti in città tramite la rete metropolitana genovese”.
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