Genova. Una “rabbia queer generativa, creativa, ironica, irriverente, provocatoria”. Sarà questo ad animare, da sabato 1 giugno a sabato 8 giugno, la lunga serie di eventi legati al Pride della Liguria, che raggiungerà il suo culmine proprio sabato 8 con la tradizionale parata. Super ospite di quest’anno BigMama, che oltre a esibirsi in concerto alla vigilia parteciperà poi alla manifestazione vera e propria prendendo posto su uno dei carri.
Già a partire da sabato 1 giugno però i Giardini Luzzati si trasformeranno nel Pride Village per ospitare quasi cinquanta eventi: dalla mostra sull’arte dello Shibari alla stand up ie Le Recensioni non Richieste, dal concerto di BigMama al tradizionale appuntamento con la Silent Disco, dallo show drag allo spettacolo del Teatro dell’Ortica, dai momenti ludici al GenderOke ai tanti laboratori del Village Kids per bambini e bambine di tutte le età.
Non mancheranno ovviamente i talk, perché tra gli obiettivi di una manifestazione che quest’anno si estende a tutta le province liguri c’è, sempre, la sensibilizzazione e lo stimolo alla riflessione: “Cercheremo di abbattere qualche stereotipo, come quelli legati alle sessualità kinky, rifletteremo su come superare la maschilità tossica, parleremo di hiv, di femminismo queer e antimeridionalismo per superare i retaggi coloniali che sono anche in noi, affronteremo il tema della propaganda politica che utilizza le istanze della comunità lgbtqia+ e delle donne per proprio tornaconto parlando di pinkwashing e rainbow washing”, spiegano dal Coordinamento Liguria Pride.
Per raggiungere l’obiettivo prefissato daranno una mano gli ospiti: tra loro Ayzad, Virginia Niri, Sara Fregosi, Isa Borrelli, Le recensioni non richieste, Viola Lo Moro, La Malafimmina, Carlotta Vagnoli, Karem Rohana e molti altri.
“È in un clima politico preoccupante, nel quale i diritti delle persone Lgbtqia+ e delle donne sono sotto attacco, ma anche segnato da una svolta autoritaria e repressiva, dalla demolizione del welfare e della cultura dei beni comuni e pubblici, da una politica militarista ed etno-nazionalista, che invitiamo tutte e tutti a portare la propria rabbia a questa nona edizione del Pride, una rabbia gioiosa come è stata declinata storicamente nel movimento Lgbt, una rabbia queer generativa, creativa, ironica, irriverente, provocatoria. Rivendichiamo le parole con cui ci ha accolto il sindaco Bucci nel 2018, oggi arricchite dal contributo di Papa Bergoglio: Offensiv*, divisiv*, e dotat* di immensa frociaggine”
“Siamo Furiose perché in questi anni Comune e Regione hanno attaccato frontalmente le famiglie arcobaleno, il DDL Zan, la salute e il benessere delle persone Lgbtqia+ e delle donne. Il Comune ha impugnato sentenze sull’omogenitorialità trascinando in tribunale madri lesbiche e costringendole a percorsi infiniti per vedersi riconosciute in quello che già sono: madri. Il vicesindaco Pietro Piciocchi è un sostenitore di Pro Vita e Famiglia, associazione ‘neocattolica’ che afferma che l’omosessualità è una malattia curabile e che finanzia campagne contro l’aborto, che purtroppo trovano consenso anche nel Consiglio Regionale – sottolineando dal comitato organizzatore – Nonostante i fatti, le amministrazioni locali hanno tentato operazioni di pinkwashing e rainbow washing (dai gusti di gelato dedicati alle donne l’8 marzo alle scritte luminose sul Palazzo della Regione per la giornata contro l’omolesbobiatransfobia) alla ricerca di consensi anche tra la comunità. Corruzione e arroganza sono ingredienti di questa politica che non guarda alle persone, fatta di propaganda, ignoranza, noncuranza e interessi di parte”.
Pride Liguria, il percorso della parata
La parata con i carri, gli striscioni e la partecipazione di associazioni e della cittadinanza sarà come detto sabato 8 giugno con partenza da via San Benedetto (concentramento dalle ore 15 e partenza ore 16). Da lì il serpentone si dirigerà verso via Andrea Doria, piazza Acquaverde, via Balbi e proseguirà poi toccando piazza della Nunziata, largo della Zecca, galleria Giuseppe Garibaldi, piazza del Portello, galleria Nino Bixio, piazza Corvetto ,via dei santi Giacomo e Filippo, via Serra, via de Amicis, via Fiume e via XX Settembre per arrivare poi in piazza De Ferrari con i discorsi finali dal palco e la presenza eccezionale di BigMama, che rimarrà a Genova dopo il concerto.
Tra i carri in parata si distinguerà il segmento della comunità ecuadoriana, che ha radunato le realtà latinoamericane in una parte di corteo di grande impatto visivo. Alla luce dell’affluenza è stata data partecioalre attenzione all’accessibilità, all’inclusione e alla sicurezza. Una squadra di volontari sarà a disposizione per venire incontro ai bisogni che verranno raccolti, il discorso finale sarà tradotto in LIS e verrano usati font e scrittura di facile leggibilità.
Alcuni eventi richiedono prenotazione, tuttavia la maggior parte degli appuntamenti è a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti. Calmierati anche i prezzi, così da offrire più opzioni tra cui scegliere: “L’accessibilità è anche una questione di economie – concludono dal Comitato Liguria Pride – Accessibilità è poter garantire uno spazio sicuro, sappiamo che dipende da tutte le persone presenti, dalla cura degli spazi, dal rispetto e dall’attenzione al consenso: smontare il patriarcato è anche prendersi cura di questo”.