Sala stampa

Genoa, Gilardino: “Quest’anno siamo stati una sorpresa, il prossimo anno una realtà”

Gilardino parla anche del mercato e chiede alla società di fargli un regalo su Vitinha

alberto gilardino

Genova. “Se ripenso a dove eravamo partiti a Moena, era inaspettato un risultato del genere. Questo percorso è stato costruito, motivato, i ragazzi hanno spinto fino alla fine, tenuto l’intensità alta, occupato bene gli spazi, complimenti a loro, si meritano tutto questo”.

Tempo di bilanci per Alberto Gilardino che ha portato il Genoa a 49 punti e all’undicesimo posto da neopromossa: “Sì, è stato qualcosa di unico, ma è quello che noi cerchiamo di trasmettere ai ragazzi. Quindi non abbiamo mollato di un centimetro e questo deve essere l’input, il dna e la volontà anche per la prossima stagione che il Genoa deve mantenere nel tempo, dobbiamo martellare sotto questo punto di vista”.

A chi dedica questa stagione che anche per lui ha rappresentato una fase importantissima di crescita? “Sono estremamente contento grazie al lavoro quotidiano, grazie al mio staff, ai ragazzi che comunque quando c’è comprensione, quando c’è dialogo, quando le richieste in campo vengono percepite, vengono ascoltate, vengono trasmesse e vengono poi raccolte in campo, diventa tutto più semplice. È naturale che lo dedico a tutti i genoani che lavorano per il Genoa, dietro alle quinte, che ogni giorno nella quotidianità davvero lavorano per un unico intento di portare il Genoa al più in alto possibile e quindi a tutti quelli che sono vicini alla squadra, dai dottori, fisioterapisti e magazzinieri, da tutti quelli che lavorano al Pio quotidianamente, a tutti i tiposi genoani. In primis però la mia dedica ai miei figli e a mia moglie perché è stato un anno molto particolare, lontano sempre da casa, ma loro mi hanno sempre appoggiato, sono diventati tifosissime genoane e quindi questo è stato un bel finale”. 

Gilardino è contento sotto tanti punti di vista: “Per i ragazzi come Cittadini che hanno avuto pochissimo spazio, sono contento per il ritorno in campo di Vitinha e permettetemi di dire due parole su Kevin, su Strothuan perché devo dire di aver avuto la fortuna di aver allenato un grande campione, è stato un esempio in questo anno e mezzo per tutti, è stato un esempio anche per me perché abbiamo dialogato tantissime volte, abbiamo parlato, mi ha dato una grandissima mano quindi lo ringrazio, lo saluto e spero che prenda la decisione migliore per lui e per la sua famiglia, per il futuro”.

Su Vitinha che ha baciato la maglia al gol commenta e si sbilancia: “Io non l‘ho visto, però è un buon segnale, mi auguro che la società abbia visto e chi di dovere possa intervenire per farmi un regalo”. 

Gilardino raggiunge 100 punti in 61 partite in un campionato che è terminato in crescendo: “Dispiace quando finisce, farò fatica a staccare, ma ho bisogno di un po’ di riposo, però è stato un finale in crescendo sotto il punto di vista mentale da parte della squadra dell’organizzazione di alcune situazioni e non ho mai percepito che la squadra si abbassasse di un centimetro, anzi era sempre vogliosa di andare in ogni campo a battagliare ogni tipo di partita”.

Stasera Vogliacco da centrale ha fatto un’ottima figura: “Sono felice che siamo riusciti quest’anno a valorizzare giocatori che magari in passato non avevano avuto questo tipo di continuità positiva in questa categoria. Penso a Sabelli, penso a Vogliacco, penso a Cittadini stasera che ha giocato la prima partita da titolare e penso ai veterani come Badelj e Strootman e Bani. Penso a quando sono stati bene Malinovskyi e Messias, penso ad Albert, Retegui, Ekuban e Vitinha. Quindi siamo riusciti, ne dimentico tanti altri, ma tutti siamo riusciti a creare veramente un approccio importante”.

Gudmundsson in un’intervista che sarà pubblicata domani su Sportweek ha detto che il suo sogno era Premier League, ma che sta bene a Genova e che solo a un’offerta pazzesca potrebbe rispondere. Gilardino risponde: Penso che se va via, se lo vendiamo, deve essere molto chiaro a tutti che la società investe, l’allenatore cerca di migliorare e valorizzare la squadra. Questo è l’input da parte della società. Prendere giocatori, giovani, che arrivano magari da altre realtà, da altri campionati e bisogna migliorarli, bisogna farli crescere e poi è naturale prendere e fare delle considerazioni nel momento in cui bisognerà vendere un giocatore o meno, quello lo deciderà poi la società. Io li vorrei sempre tenere tutti, però questo lo deciderà la società, ma nel momento in cui succederà questo noi dobbiamo essere vigili, come so che la società lo farà, svegli e attivi sul mercato per poter andare a recuperare quel gap che ci può essere nella vendita di determinati giocatori. Quindi bisognerà valutare con molta serenità, farlo quotidianamente, c’è il rapporto con il direttore, con il presidente, quindi c’è massima apertura, io sono molto chiaro con loro, molto diretto, quindi nel momento in cui ci saranno delle cessioni dobbiamo essere bravi e vigili a fare delle valutazioni attente sul mercato, quello è indispensabile perché quest’anno l’ho detto anche l’altra sera alla cena societaria“.

Gilardino non molla neanche ora ed è questo il suo valore: “Quest’anno siamo stati una sorpresa, abbiamo lavorato tanto e grazie anche all’entusiasmo. Il prossimo anno siamo una realtà, una realtà che deve confermarsi, quindi dobbiamo partire sempre con i piedi molto ben fissi a terra, rimboccarci le maniche e avere un un senso di unità, di voglia, di fame, di rifare un campionato del genere. Non possiamo permetterci assolutamente di abbassare questo tipo di aspetto perché poi si può andare a incappare in molte situazioni. Noi dobbiamo sempre pensare in questa direzione, dovrà essere sempre quello”.

 

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