Genova. Per la giudice Paola Faggioni le “dimissioni dalla carica rassegnate dal Moncada non offrono idonea garanzia” affinché “si astenga dalla commissione di analoghi reati dello stesso genere di quello per cui si procede, tenuto conto della possibilità che” l’ormai ex consigliere di Esselunga “giovandosi del legame familiare con la legale rappresentante della Esselunga spa (la moglie di Moncada è Marina Sylvia Caprotti, presidente esecutivo di Esselunga, ndr) e dei rapporti con colleghi tuttora in servizio – ben potrebbe nuovamente acquisire nuovi incarichi e cariche all’interno della predetta società o altre società del gruppo”. Per questo la gip ha respinto la richiesta di revoca dell’interdittiva di esercitare per 10 mesi attività professionali e imprenditoriali analoghe a quelle per le quali l’accusa gli contesta il reato di corruzione. La richiesta era stata presentata dall’avvocata di Moncada, Paola Severino, dopo l’interrogatorio di garanzia.
Per la giudice inoltre permangono “i gravi indizi di colpevolezza cosi come valutati nell’ordinanza applicativa della misura cautelare” e “non stati rappresentati elementi idonei a modificare il quadro di pericolosità sociale già espresso nei confronti dell’indagato”. Restano insomma “concrete e attuali” le “esigenze connesse al pericolo che una ripresa dei rapporti con persone coinvolte nell’attività corruttiva possa agevolare la ripetizione di reati della stessa specie di quelli per cui si procede”.
Nell’ambito della maxi inchiesta della Procura di Genova, Moncada è accusato di presunti episodi di corruzione collegati alle pratiche per due nuovi supermercati a Savona e Sestri Ponente, velocizzate secondo l’accusa attraverso versamenti pubblicitari alla tv locale Primocanale che in realtà sarebbero serviti per la campagna elettorale della lista ‘Toti con Bucci’ in occasione delle comunali del 2022.
Moncada aveva respinto davanti alla giudice le contestazioni come aveva fatto sapere lo studio legale Severino in una nota: Francesco Moncada “ha sottolineato che in occasione dell’incontro svoltosi il 17 marzo 2022 presso la sede della Regione ha sempre inteso agire nel pieno rispetto della legalità e in assoluta trasparenza. Come risulta dal testo delle intercettazioni, ha sempre espresso la volontà di agire “alla luce del giorno” ed ha negato pertanto di aver aderito ad alcun patto illecito”.