Intercettazioni

Corruzione in Liguria, indagato anche Cecchi: nel mirino la pioggia di soldi pubblici per il Salone Nautico

Il presidente di Confindustria Nautica avrebbe fatto pressione sul braccio destro di Toti per farsi approvare una "leggina" e triplicare i finanziamenti per la kermesse

Generico maggio 2024

Genova. Una “leggina” della Regione Liguria per poter moltiplicare i finanziamenti al Salone Nautico di Genova grazie all’intercessione di Matteo Cozzani, capo di gabinetto del presidente Giovanni Toti. Mentre suo fratello Paolo Cozzani, imprenditore nel settore del packaging, offriva una fornitura di brick d’acqua al prezzo di 10mila euro per la kermesse. È quanto emerge dalle carte dell’inchiesta della Procura della Spezia su episodi di corruzione e turbativa d’asta a Porto Venere (quella da cui trae origine il filone genovese che ha portato all’arresto di Giovanni Toti) che vede indagati per corruzione anche il presidente di Confindustria Nautica Matteo Cecchi e il direttore commerciale del Salone Nautico Alessandro Campagna, entrambi colpiti da una misura cautelare interdittiva che vieta loro di esercitare le rispettive attività.

Sotto la lente dei magistrati c’è il forte aumento di fondi pubblici a disposizione del Salone Nautico a partire dall’edizione 2022. Negli anni precedenti, infatti, la società organizzatrice I Saloni Nautici, di cui Cecchi è legale rappresentante, aveva ottenuto la somma complessiva di 400mila euro, totalmente a carico della Regione. Pochi mesi prima delle elezioni, invece, la giunta approva una delibera che attinge a finanziamenti europei per portare la somma complessiva a 730mila euro. Negli stessi giorni viene approvata una legge regionale che riconosce la “strategicità” della manifestazione, permettendo di ampliare ulteriormente la dotazione in futuro grazie ai fondi Fesr. Un’operazione di cui Cozzani, il braccio destro di Toti, si attribuisce più volte il merito parlando con Cecchi.

Il 7 luglio 2022 nell’ufficio genovese di Cozzani c’è il direttore commerciale del salone, Alessandro Campagna. Si parla dei contribuiti pubblici per la 62esima edizione del Nautico. Il capo di gabinetto chiama Cecchi, intercettato dalla Guardia di finanza: “Scusa eh, io sono arrivato che al Nautico gli venivano riconosciuti 350mila euro… ora Campagna esce con 780mila euro. C’è qualcosa che non funziona, te lo dico eh!“. Poi sottolinea l’importanza della cifra: “Saverio, la vostra in Regione è una rapina a mano armata con scasso”. Il presidente di Confindustria Nautica ribatte: “Questo è l’evento in Regione, è l’unico evento di livello, questo lo devi ammettere”. Poco dopo Cozzani lo rassicura: “Ho già spiegato tutto, facciamo tutto per bene prima di iniziare, non ti preoccupare”. E Cecchi lo ringrazia: “Meno male che ci sei tu, grazie caro”. Cozzani sottolinea quindi che il merito è suo e chiama in causa un’altra partita: “Anche la banchina t’hanno fatto grazie a me, ricordatelo eh!”. “Lo so”, risponde Cecchi, che ricorda la cifra di 1,7 milioni di euro.

Qualche giorno dopo, il 23 luglio, Cozzani informa Cecchi: “Abbiamo portato in giunta la leggina per il tuo salone eh! In giunta è già passata, va in consiglio il 31 luglio”. Il presidente di Confindustria Nautica esulta: “Grande, grande, grande, grande”. Ma la leggina sarà esecutiva solo nel 2023. Intanto è in arrivo una delibera di giunta per aumentare la dotazione fin da subito: “Saverio 780mila euro! Ma tu ti rendi conto quanti soldi…”, ribadisce Cozzani.

Nel frattempo Filippo Cozzani, ricevuto il numero dal frallo Matteo, contatta Alessandro Campagna per proporre una fornitura di bottigliette in tetrapak personalizzate a tema Salone Nautico. La trattativa si concluderà in effetti con l’ordinativo di brick d’acqua alla società OF Srl per un totale di oltre 10mila euro.

Il 27 settembre, mentre il Salone Nautico è alle battute finali, Cecchi ringrazia Matteo Cozzani “per tutto quello che hai fatto”: infatti “è stato un grandissimo successo, hanno chiuso contratti, stanno vendendo… siamo una squadra veramente dove spacchiamo il mondo”. Due giorni dopo Cozzani e Campagna si sentono al telefono e si dichiarano entrambi soddisfatti per l’operazione dei brick brandizzati.

Nel 2023, grazie alla leggina caldeggiata da Confindustria Nautica e rivendicata da Cozzani, i contributi al Salone Nautico passano a 1,2 milioni di euro, di cui 150mila euro a carico della Regione e oltre un milione a valere sul Por Fesr. Anche quell’anno la società di Filippo Cozzani fornisce a I Saloni Nautici i brick sponsorizzati per poco più di 10mila euro. Secondo i magistrati, questa fornitura era il corrispettivo dell’attività corruttiva da parte di Cecchi e Campagna per “ottenere da Matteo Cozzani l’interessamento necessario per la percezione di maggiori contributi economici regionali”

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