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Corruzione in Liguria, coinvolto anche un sindacalista Cgil. Il sindacato: “Fortemente preoccupati”

È Venanzio Maurici, accusato di corruzione elettorale con l'aggravante dell'associazione mafiosa

venanzio maurici

Genova. La Cgil “è fortemente preoccupata per quanto sta emergendo dall’indagine della Procura che sta coinvolgendo i vertici politici della Regione ligure ai massimi livelli, il sistema della gestione portuale e alcuni operatori economici”. Lo scrive in una nota la segreteria ligure del sindacato.

“Il sistema del quale si legge nel comunicato della Procura fa tremare i polsi per il quadro che emerge dalle prime battute dell’indagine. A questo quadro già preoccupante si aggiungerebbe anche la presenza e la permeazione di organizzazioni mafiose”, aggiunge la Cgil.

Tra i destinatari di misure cautelari c’è anche Venanzio Maurici, ex segretario della Fillea Cgil e poi della Filcams Cgil, oggi iscritto al sindacato dei pensionati, accusato di corruzione elettorale con l’aggravante dell’associazione mafiosa. Secondo i magistrati sarebbe lui il referente “genovese” del clan Cammarata di Cosa Nostra: avrebbe indirizzato diversi voti sulla Lista Toti in cambio di un posto di lavoro per il compagno della figlia. Per lui è scattato l’obbligo di firma.

La Cgil Liguria e lo Spi Cgil nazionale “in via cautelativa e ai sensi dello Statuto” hanno immediatamente sospeso l’iscrizione.

“È importante che la magistratura vada sino in fondo e faccia chiarezza sulle responsabilità politiche e individuali e trasparenza su uno degli asset produttivi più importanti della Liguria”, conclude il sindacato

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