Genova. Un coniglio e una cavia abbandonati in un secchio vicino ai bidoni della spazzatura, le condizioni di salute gravemente compromesse, tanto che uno dei due, la cavia, non è sopravvissuta.
La storia, terribile nella sua crudeltà, è stata raccontata dagli operatori dell’Enpa di Genova, che pur occupandosi principalmente di animali selvatici hanno provato tutto per aiutare i due animali. E hanno poi deciso di condividere la vicenda, e le foto che la documentano, sui social.
“Oltre al gesto disumano, che solo un mostro può commettere, nel buttare nella spazzatura due animali come se fossero oggetti che non servono più – sottolineano gli operatori dell’Enpa – è assai preoccupante le condizioni in cui versavano, segni di precedente menefreghismo e gravissima incuria da parte del “proprietario”, di egoismo e maltrattamento, che vista la situazione andavano avanti da tanto tempo”.
Il coniglio e la cavia, trovati bagnati e in ipotermia a causa delle forti piogge dei giorni scorsi, erano molto magri e fortemente debilitati. Nonostante le cure, e nonostante fosse monitorata giorno e notte da una volontaria, la cavia non ce l’ha fatta. Le condizioni del coniglio, una femmina, erano ugualmente gravi: infezione a un occhio, infestazione da parassiti e denti estremamente lunghi, segno di un alimentazione scorretta che non gli permetteva di consumarli. Le cure sembrano però aiutarli a reagire: “Al momento si è tranquillizzato, ‘mangia’ molto volentieri le verdure frullate, che non riuscirebbe a masticare visti i dolori alla bocca, e ad un’alimentazione controllata con cibo speciale. Ci stiamo prendendo cura di lei”.
“Noi ci occupiamo di selvatici – concludono addolorati e arrabbiati da Enpa – ma quando ci imbattiamo in avvenimenti del genere, siamo profondamente amareggiati e inorriditi da come una ‘persona’ possa trattare in questa maniera degli animali, esseri viventi e senzienti”. Il responsabile degli abbandonati, va ricordato, ha commesso un reato penale. L’abbandono di animali è infatti punito dall’articolo 727 del codice penale che prevede che “chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattivita’ e’ punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro“.