Genova. Un nuovo collegamento pedonale per raggiungere agevolmente la Stazione Marittima dalla stazione di Piazza Principe e viceversa, agevolando così prima di tutto i crocieristi. La firma sul protocollo d’intesa, attesa già lo scorso 17 maggio, deve ancora arrivare, ma il protocollo stesso è già stato pubblicato sull’albo pretorio del Comune con la conferma dei fondi da parte del Mit e, nero su bianco, tempistiche e modalità di azione. Manca dunque soltanto la riunione comitato direttivo con la conseguente approvazione per la firma.
Al progetto, come anticipato, stanno lavorando Regione Liguria, Aeroporto di Genova Spa, Comune di Genova, Autorità di Sistema Portuale, Stazioni Marittime Spa e Rfi, con l’obiettivo di alleggerire il traffico privato in ingresso e in circolazione in città diretto verso il porto passeggeri e facilitare appunto a turisti e croceristi il raggiungimento delle Stazioni Marittime e della stazione ferroviaria.
Due fasi di intervento, primi lavori al via entro dicembre 2025
Rfi, che si occupa sia della progettazione sia della realizzazione dell’intervento, ha pianificato un intervento complessivo suddiviso in due fasi. La prima prevede la realizzazione di un collegamento tramite scale mobile e ascensore tra la stazione di Genova Principe Sotterranea e via Marinai D’Italia, e cioè con la Stazione Marittima, comprensiva di riqualificazione dei collegamenti interni tra la stazione sotterranea e quella di superficie.
La seconda ha come obiettivo la riqualificazione del sottopasso di collegamento tra la stazione sotterranea e via Raffaele Rubattino, comprensivo di abbattimento delle barriere architettoniche e inserimento di due nuovi ascensori con conseguente riqualificazione delle aree esterne limitrofe.
È stato quindi firmato un protocollo d’intesa tra tutte le parti in causa per avviare almeno la prima fase di lavori entro dicembre 2025 e completarli entro il primo trimestre del 2026. L’importo stimato degli interventi è di 5 milioni di euro per la fase uno e 3,5 per la fase due, per un totale di 8.5 milioni di euro finanziati dal Mit. Che dovrà mettere a disposizione i fondi per la fase uno entro ottobre 2024, così da garantire a Rfi di avviare i lavori, e quelli per la fase 2 sempre entro dicembre 2025.
“Finalità del protocollo – spiegano le parti – è quella di migliorare la fruibilità del collegamento già esistente tra ferrovia, metropolitana e porto passeggeri, per favorire lo spostamento di un significativo volume di viaggiatori, in arrivo/partenza, dal sistema di trasporto su gomma privato o collettivo a quello su ferro, e di incentivare i passeggeri in transito all’utilizzo del trasporto pubblico con gli obiettivi comuni di abbattimento delle barriere architettoniche, di sostenibilità e di rispetto dell’ambiente, rispondendo all’attuale carenza di spazi all’interno del porto passeggeri, destinato ad accogliere un numero sempre maggiore di viaggiatori”.

Il progetto era stato anticipato a febbraio nel corso di una riunione dello steering committee a Palazzo San Giorgio, presieduto da Matteo Mineo, capo della segreteria del viceministro Edoardo Rixi, coi vertici di Autorità portuale, Rfi, Aeroporto, Regione, Comune, struttura commissariale, Costa Crociere e Stazioni Marittime. Al centro della discussione il progetto di trasformare Principe Sotterranea in un hub per crocieristi appunto, con tanto di cambio nome della fermata ferroviaria sotto l’impalcato di via Adua – Genova Stazione Marittima – e generale riqualificazione a livello logistico, così damigliorare i collegamenti tra aeroporto Colombo, stazioni ferroviarie e terminal passeggeri e aumentare la quota di crocieristi che arrivano a Genova in treno.
La scorsa settimana il protocollo avrebbe dovuto essere siglato, ma la sottoscrizione è saltata perché – come ha spiegato il viceministro Edoardo Rixi – mancavano ancora alcuni passaggi burocratici a Palazzo San Giorgio, dove gli uffici rischiano la paralisi a causa dell’inchiesta per corruzione che vede coinvolto non solo l’ex presidente Paolo Emilio Signorini, ma anche l’attuale commissario Paolo Piacenza, indagato per abuso d’ufficio.
L’obiettivo è anche quello di l’aeroporto in questo nuovo sistema intermodale, così da collegarlo al meglio alla linea ferroviaria. Sono in corso i lavori per costruire la nuova stazione Aeroporto-Erzelli all’altezza di via Siffredi, che andrà completata entro maggio 2025 secondo il cronoprogramma, e di realizzare poi un tapis roulant automatico sopraelevato che colleghi il Colombo alla stazione. Un sistema più lento di quello a fune, che avrebbe coperto il tragitto in meno di 2 minuti, ma anche più economico: il cosiddetto “moving walkway”.
I numeri medi dei crocieristi in transito
Come ha fatto notare Rfi nel suo studio di fattibilità, la stazione di Piazza Principe è distante circa 500 metri dal terminal Crociere e 1.400 metri dal terminal traghetti ma non esiste un collegamento diretto dedicato, che invece “sarebbe particolarmente utile a migliorare la qualità del viaggio punto-a-punto, garantendo elevati standard per i collegamenti multimodali”.
Rfi ha snocciolato anche una serie di numeri per dimostrare l’impatto che i crocieristi hanno sulla città: nel 2023 erano previsti circa 1,4 crocieristi a Genova, il 60% in transito (ovvero imbarcati in altri porti e che effettuano visite giornaliere utilizzando i bus per spostarsi), il 40% in home port, ossia iniziano o terminano la crociera nel porto di Genova utilizzando la propria auto o il bus come mezzo di accesso o uscita dal porto.
Per ogni nave da crociera in media ci sono quindi 1.000 viaggiatori home port che imbarcano con bagagli (e altri 1.000 in sbarco) e tra i 3.000 e i 5.000 viaggiatori in transito. A questi si aggiungono gli oltre 2 milioni di viaggiatori che utilizzano il traghetto. Secondo quanto accertato da Rfi, il 6-10% circa degli utenti portuali sarebbe interessato a usufruire del treno quale mezzo di trasporto per l’accesso e l’uscita dalla Stazione Marittima.