Genova. “Le condanne in primo grado nei confronti di cinque lavoratori della Ansaldo Energia sono da ritenersi ingiuste. È impensabile che possano essere considerati rei di aver difeso il proprio lavoro e quello dei propri compagni e di aver impedito l’ennesima desertificazione industriale”. Lo dichiara in una nota Michele De Palma, segretario generale Fiom–Cgil.
“Grazie alla lotta sindacale e alla solidarietà della città di Genova, oggi ci sono posti di lavoro che altrimenti sarebbero stati a rischio – prosegue De Palma -. preoccupante che in un periodo di mobilitazioni dei lavoratori contro la crisi, per il diritto al lavoro, alla sicurezza e ad un giusto salario, le norme restringano lo spazio di democrazia sindacale che incontra il consenso dei cittadini che si uniscono per difendere il cuore industriale di Genova.
La Fiom-Cgil afferma che “scioperi e manifestazioni per difendere e promuovere il lavoro non possono mai costituire reato perché il lavoro è fondamento della nostra Repubblica come ci indica il primo articolo della Costituzione”.
La Fiom-Cgil “esprime piena solidarietà e vicinanza ai lavoratori Ansaldo Energia. Continueremo a sostenere la loro lotta e tutte le lotte che i lavoratori metteranno in campo sul territorio nazionale per affermare il lavoro con diritti. Invitiamo la società civile e democratica, il mondo delle associazioni e tutte le strutture della Fiom-Cgil a manifestare nei modi più diversi la propria vicinanza: non lasceremo soli i lavoratori”, conclude De Palma.