Conferenza

Vigilia di Genoa-Cagliari, Gilardino: “Agonismo, equilibrio e ordine”. Dall’infermeria arriva una brutta tegola

Per Vitinha possibile inserimento a partita in corso

alberto gilardino

Genova. Una partita, quella di domani contro il Cagliari, che potrebbe dare già la salvezza matematica al Genoa in caso di vittoria e contemporaneo risultato non positivo per chi è invece più inguaiato (l’Udinese in primis). La motivazione della settimana per Gilardino ai suoi ragazzi è stata dunque questa. Insieme al fatto che il Cagliari invece deve lottare in ogni partita anche se al momento è fuori dalla zona più calda.

“Incontriamo una squadra viva − dice Gilardino nella conferenza pre-gara − mentalmente molto forte, visti ultimi risultati, quindi una squadra in fiducia, perché una squadra che vince contro l’Atalanta in casa, va a pareggiare a San Siro contro l’Inter, pareggia in casa con la Juve dopo essere stata 2-0, vuol dire che ha trovato delle certezze, ha trovato delle conferme. Sicuramente ha trovato, attraverso l’allenatore, attraverso il gruppo squadra, una compattezza, una solidità che gli ha permesso di arrivare in questo momento del campionato e essere coscienti delle loro qualità. Da parte nostra sappiamo l’importanza della partita, l’importanza della gara. Sappiamo quanti sacrifici abbiamo fatto, ma soprattutto che la squadra e i ragazzi hanno fatto per arrivare a 39 punti, ma soprattutto come li abbiamo fatti. Quindi quello che chiederò alla squadra e dirò alla squadra è: ricordatevi quello che avete fatto in queste settimane, in questi mesi per arrivare fino a questo punto e per raggiungere questo traguardo. È il momento sicuramente di mettere un timbro forte su questo campionato. C’è da fare una partita molto concreta, una partita di grande agonismo, una partita di grande equilibrio e ordine. Queste saranno le parole chiave per la partita di domani”.

Sulla formazione e la possibilità di dare spazio a chi ha giocato meno, Gilardino cita per esempio Bohinen: “Forse è stato quello meno utilizzato e comunque si allena costantemente, è un professionista che ha voglia di migliorarsi e quindi lo tengo in considerazione. È normale che sta avendo poco spazio, quindi posso capire i suoi sentimenti, le sue sensazioni in questo momento, ma mi auguro che ci possa essere la possibilità sia per lui sia per altri giocatori di avere spazio da qua alla fine. È importante mantenere una compattezza di squadra, di gruppo squadra e sicuramente ci ha portato a oggi a raggiungere questo traguardo, questa posizione in classifica”.

Tra le buone notizie della settimana c’è il recupero di Vitinha: “È un giocatore − sottolinea il mister − con caratteristiche diverse dagli altri che ho in attacco e che nel momento in cui ritrova la sua forma migliore può essere molto utile alla squadra. Non ha il ritmo sui novanta minuti, ma credo che possa essere anche lui della partita. Partirà in panchina“.

Sul fronte infortuni c’è una brutta e una buona notizia: “Su Messias e Malinovskyi ci auguriamo che ci possano essere delle situazioni positive nelle prossime settimane e che possano rientrare. Per Bani è molto lungo e non sappiamo se recupererà prima della fine della stagione. Invece Matturro sta avendo un recupero veloce sia per il lavoro sia per la giovane età e può essere che rientri prima delle due settimane ad allenarsi con la squadra”.

Con l’infortunio di Bani è De Winter l’unico candidato a sostituirlo: “Koni penso che possa lavorare da centrale − conferma Gilardino − sia Vogliacco sia Vasquez in questo momento li vedo laterali, Cittadini sta decisamente meglio ed è una piacevole sorpresa. Mi auguro che possa trovare spazio per il ragazzo che è ma è più braccetto, poi è normale che lavorano in settimana in tutte le posizioni, quindi devono essere dell’attitudine, di sperimentare”.

Gilardino incontra per la terza volta Claudio Ranieri, un allenatore che è diventato un modello di comportamento e un riferimento per tanti colleghi, anche per i risultati che ha ottenuto nella sua lunga carriera. Il bilancio sinora è un pareggio e una vittoria per Ranieri: “Lui è un allenatore che rispecchia il suo modo di essere in panchina, di grande spessore, calma, questo tipo di aspetto la squadra lo percepisce e lo riesce a trasformare in campo, visto quello che di buono le tante squadre di Ranieri hanno fatto. Ha ottenuto grandi risultati eccellenti. Per me è un orgoglio e responsabilità da parte mia confrontarmi con un allenatore del genere”.

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