Genova. Sono stati ribattezzati Oreste e Mirtillo dal primo bambino che li ha visti e ha voluto scattarsi un selfie con loro: sono due robot firmati dall’artista di Catanzaro, ma naturalizzato torinese, Massimo Sirelli, che resteranno in largo Pertini, di fronte al Carlo Felice, sino al 22 aprile.
Le due installazioni, entrambe realizzate in materiale riciclato, anticipano ‘Robot Valley Genova’, l’edizione zero del maxi evento dedicato alla robotica frutto della collaborazione tra l’ecosistema dell’innovazione Raise, coordinato da Università degli Studi di Genova, CNR e IIT, il Comune di Genova e la Regione Liguria.
La manifestazione, che coinvolge varie realtà del territorio a vocazione fortemente tecnologica della cosiddetta “Robot Valley” genovese, in Valpolcevera, entra nel vivo il 19 e il 20 aprile, a Villa Bombrini, con due giornate di talk, incontri, laboratori, demo robotiche e una mostra dello stesso Sirelli, ‘RomanticiROBOT’, sempre a Villa Bombrini e visitabile sino al 26 aprile.
“Con i lavori di Sirelli si entra nel territorio ancora poco esplorato che sta all’incrocio fra scultura figurativa e assemblage – spiega il direttore artistico di Robot Valley Genova, Maurizio Gregorini – Per questo nell’artista abbiamo identificato la figura ideale al fine di rappresentare il trait d’union sempre più forte che lega l’arte e la robotica. Quello di quest’anno è il prequel di un maxi evento che abbiamo in programma per il 2025”.