Genova. Anche a Genova l’eco della protesta portata avanti a livello nazionale da studenti, docenti e lavoratori dell’Università contro gli accordi legati al bando Maeci, che prevede la collaborazione tra vari atenei, istituzioni israeliane e gruppi industriali legati al settore della difesa.
Martedì 9 aprile, dalle 14, in via Balbi 4 si terrà un’assemblea pubblica in concomitanza con lo sciopero del comparto universitario indetto dall’Usb.
“L’assemblea nazionale telematica del 27 marzo riguardo al tema degli accordi del bando Maeci ha visto un’enorme partecipazione e il confronto continuo tra studenti e docenti, ricercatori, dottorandi e personale tecnico firmatari della lettera aperta per il ritiro del bando, dalle università di tutta Italia”, dicono dal collettivo Cambiare Rotta.
L’assemblea si è trovata d’accordo nell’organizzare i propri sforzi nella settimana dal 3 al 10 aprile per amplificare la visibilità delle iniziative in tutto il paese.
La scorsa settimana il collettivo Cambiare Rotta, con altri studenti autonomi, hanno protestato in occasione del Senato accademico interrompendone la seduta. Nello stesso frangente c’è stato uno scontro molto acceso con il rettore Federico Delfino. Nell’irruzione nell’aula dove si svolgeva il senato sono rimasti contusi due funzionari della Digos.
“Dopo gli avvenimenti della settimana scorsa – dicono da Cambiare Rotta – rinnoviamo la necessità immediata di sospendere gli accordi con qualsiasi istituzione o azienda israeliana insieme con qualsiasi azienda del comparto militare. A Genova quindi rilanciamo sulla giornata del 9 chiamando un’assemblea pubblica aperta non solo agli studenti ma anche a professori, ricercatori e personale amministrativo che sentano la nostra stessa urgenza nell’ambito del ritiro del bando Maeci e l’interruzione degli accordi tra UniGe e Israele”. Il volantino che annuncia l’assemblea conclude: “Vincere è possibile, la lotta dei compagni nelle altre città lo ha dimostrato e abbiamo tutte le intenzioni di seguirne l’esempio fino alla vittoria”.
Intanto oggi durante la seduta del consiglio comunale è stato discusso un articolo 55, una richiesta di approfondimento, presentato dal consigliere di maggioranza Chicco Veroli (Vince Genova) e in cui è stata ribadita la “piena solidarietà” nei confronti del rettore dell’Università di Genova Federico Delfino dopo gli attacchi ricevuti da alcuni studenti durante la manifestazione della scorsa settimana. Un documento simile era stato presentato martedì anche in consiglio regionale.