Finalmente

Palazzo di via Terpi evacuato, conclusi i lavori di consolidamento: le famiglie tornano a casa dopo oltre otto mesi

Lo annuncia il presidente del Municipio IV Media Val Bisagno Maurizio Uremassi

Via Terpi, palazzo ‘si muove’ e scatta l’allarme: evacuate 31 famiglie

Genova. Più di otto mesi fuori casa, dal 20 luglio 2023, quando un movimento della collina sottostante alle fondamenta del palazzo aveva obbligato l’evacuazione di 32 famiglie.

Ora, dopo parecchi lavori, le circa 65 persone del palazzo di via Terpi 20A (nella foto lo stato al luglio 2023) possono tornare a casa.

Lo annuncia il presidente del Municipio IV Media Val Bisagno Maurizio Uremassi: “Determinante la volontà degli inquilini, rappresentati dall’amministratore condominiale che si è speso completamente in quest’opera, dell’ingegnere progettista a cui vanno i complimenti per le soluzioni approntate, della ditta incaricata ai lavori e del Comune di Genova. Il palazzo era sottoposto, da anni e anni, a movimenti di un fronte franoso. Per metterlo in sicurezza sono stati compiuti imponenti lavori di contenimento e si sono affrontare soluzioni ingegneristiche complesse. Per adesso l’abitabilità non è stata concessa in alcuni appartamenti in quanto dovranno essere eseguiti altre lavorazioni ma il palazzo è tornato a vivere. Intanto è iniziato il cantiere per la messa in sicurezza di tutto il versante della scarpata tra via Terpi e i Macelli che verrà trasformato, alla fine della lavorazioni in Parco Urbano”.

Il 20 luglio scorso era iniziato l’incubo per i residenti dopo un allarme partito dai sensori di movimento del cantiere di consolidamento del palazzo stesso. Un edificio che, aveva fatto sapere l’assessore alla Sicurezza, Polizia Locale e Protezione civile Sergio Gambino, era monitorato da qualche decennio perché aveva dei movimenti che venivano controllati con sensori installati anche dall’università. Da lì la delibera di effettuare dei lavori di messa in sicurezza che prevedevano il posizionamento di pali a sostegno delle fondamenta. Proprio in occasione di questi lavori i sensori avevano riscontrato movimenti anormali della struttura, e l’ingegnere che stava dirigendo i lavori aveva ritenuto opportuno far evacuare l’edificio”. L’ipotesi iniziale di trenta giorni per tornare a casa non si è realizzata.

Il cantiere ha risentito delle problematiche sulla cessione del credito legate al superbonus, per questo i lavori (da oltre un milione) sono andati per le lunghe.

Nel frattempo, a dicembre, anche il campetto da calcio della parrocchia era stato chiuso al pubblico in via precauzionale. Il palazzo e l’area sorgono vicino ai cantieri dello scolmatore del Bisagno, che avevano allarmato gli abitanti proprio per le ulteriori sollecitazioni durante i lavori.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.