Musica-medicina

Genova, da biologo molecolare a musicista compositore: il “Premio Montale Fuori di Casa” a Emiliano Toso

E' stato premiato per la categoria musica, un grande riconoscimento per la sua Translational Music: "Genova finalmente mi sta accogliendo"

Genova. E’ stato consegnato  a Emiliano Toso il prestigioso “Premio Montale Fuori di Casa”, arrivato alla sua ventottesima edizione .Un riconoscimento consegnato a personaggi illustri appartenenti al mondo della scienza, della narrativa, del giornalismo, della critica, della saggistica, della poesia, dell’editoria, dell’ambiente e ovviamente della musica. Proprio in questa categoria negli anni passati sono stati premiati Gino Paoli, Fabio Concato, Carla Fracci, il critico musicale Alberto Mattioli, la Giovane Orchestra Genovese, il Maestro Roberto Caccapaglia e molti altri.

“Sono molto felice ed è la prima volta che mi viene assegnato un Premio così prestigioso che rispecchia proprio il mio modo di vivere la musica nell’universalità quindi negli spazi aperti, di congiunzione anche tra aree così diverse tra loro come musica, scienza e spiritualità – afferma Toso – Genova sta diventando una delle mie città del cuore. L’ho sempre vissuta come una città di passaggio e mi ha sempre colpito in modo negativo per molti anni, non mi ha mai chiamato per fare eventi: è rimasta spenta. Io non mi sono mai proposto a nessuna città e da quando ho scoperto il suo meraviglioso centro storico ho cominciato ad amarla e ha iniziato ad accogliermi come anche oggi per questo Premio”.

Emiliano Toso è stato premiato per la categoria musica un grande riconoscimento per la sua Translational Music che secondo lui è “il mio modo di tradurre le emozioni che vivo ogni giorno a livello profondo in un linguaggio più elevato: quello della Musica suonata a 432 Hz”. Un’accordatura in grado di vibrare insieme alle cellule del nostro corpo e di portare armonia e benessere in chi l’ascolta.

emiliano toso pemiazione

Dopo la laurea in Scienze Biologiche nel 1998, Toso nel 2008 ha conseguito il dottorato in Biologia Umana presso l’Università di Torino con specializzazione in basi molecolari e cellulari. É iniziata così un’importante carriera scientifica che lo ha portato a lavorare per 16 anni come Associate Director responsabile del gruppo di Biologia Molecolare presso un Istituto di Ricerca Biomedica Internazionale nel set up di metodi approvati da FDA ed EMA.

Accanto a quella scientifica, Toso ha coltivato contestualmente una profonda ricerca di crescita personale nonché la sua passione per la musica e per la composizione. Nel 2013 ha stravolto la sua vita realizzando un sogno: incide il suo primo album Translational Music. Questo album che inizialmente doveva essere un auto-regalo inizierà a diffondersi sempre più divenendo un vero e proprio progetto di integrazione tra Biologia e Musica a 432Hz.

Supportato ed affiancato dal Dott. Bruce Lipton, da questo momento ha l’onore di essere invitato in tutto il Mondo come relatore a conferenze internazionali e di tenere concerti che integrano scienza e musica.

Traducendo le vibrazioni universali e favorendo il benessere fisico ed emozionale, le sue composizioni sono utilizzate in centri olistici, in laboratori di ricerca scientifica quali l’istituto Marques di Barcellona, il dipartimento di Agronomia dell’Università di Padova e decine di ospedali tra cui il San Raffaele di Milano, il Policlinico Gemelli di Roma.

emiliano toso premiazione

“Il pianoforte è nato perché, per tanti anni, è stato la possibilità di esprimermi attraverso questo strumento. Esprimere la vibrazione della mia anima, l’ho sempre fatto da solo solo negli ultimi 10 ho condiviso questa cosa. Ho scoperto che la musica oltre a fare bene a me fa del bene anche ad altre persone anche i fragili o i disabili”. Afferma Emiliano.

“Suono nelle case di riposo, per i bambini, negli ospedali. E’ una magia poter vivere il proprio talento e vedere che fa del bene. La musica-medicina è diventata una vera e propria missione: vado spesso nelle terapie intensive o nei reparti di psichiatria o suono per persone con Alzheimer. Ogni volta non ho una scaletta, i miei interventi sono basati sull’ascolto: entro nel posto e capisco di cosa c’è bisogno in quel momento”.

“Nei momenti prima del concerto mi preparo invece solitamente con una passeggiata nel bosco, per sentire la natura dentro di me”, conclude il maestro.

I risultati di Translational Music sono stati osservati, ormai da 10 anni, in diverse strutture sanitarie italiane tra cui: il San Raffaele di Milano, il Policlinico Gemelli di Roma e l’Ospedale Civile di Pescara. Nel 2021 Emiliano Toso, grazie al Prof. Roberto Trignani, ha tenuto un concerto in sala operatoria durante un intervento di neurochirurgia all’Ospedale Salesi di Ancona.

“Per noi questo premio significa molto e abbiamo deciso di consegnarlo al maestro Toso per la sezione musicale perchè il nostro Premio è fatto di diverse sezioni che rappresentano il multi genio di Montale. E’ bellissimo essere in questa “sala Montale” perchè come sappiamo il Carlo Felice è stato frequentato, già in giovane età da Eugenio”, afferma Barbara Sussi, vicepresidente del “Premio Montale fuori di casa”.

“Per la nostra città di Genova sono eventi importantissimi perchè comprendiamo il sacrificio per tenere in piedi organizzazioni come questa che ci permettono di trasferire quella che è la nostra cultura anche all’estero. Molto spesso mi rendo conto che i rapporti con gli altri Paesi gli apriamo proprio attraverso la contaminazione culturale. Quindi il nostro appoggio totale a queste iniziative che devono essere sempre di più messe a sistema per far capire quanto in Italia si fa e quanto a Genova offre”, le parole del consigliere Davide Falteri.

 

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