Bargagli. Riaprirà sabato (salvo imprevisti) la strada statale 45, interrotta da venerdì a causa di una grossa frana che ha lasciato isolate 400 persone in Val di Lentro, subito dopo La Presa, nel comune di Bargagli. Ad annunciarlo l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone al termine di una riunione sul posto col sindaco Sergio Casalini e i tecnici di Anas: “Stiamo lavorando affinché la giornata di sabato sia quella della riapertura a senso unico alternato, sia della statale sia della strada comunale. Non ci siamo mai fermati, è un obiettivo che abbiamo appena concordato con tutti gli enti”.
Nel frattempo, mentre resta sospesa fino a venerdì l’attività didattica per gli studenti residenti nelle frazioni isolate (Viganego, Terrusso e Cisiano), il Comune ha concordato un nuovo provvedimento con l’Ufficio scolastico regionale: “I ragazzi che devono andare a scuola a Genova e vorranno assentarsi potranno essere giustificati fino a sabato, lo diremo a tutti i genitori – annuncia il sindaco -. Il servizio di trasporto pubblico non è in grado di sostenere tutto il traffico e i ragazzi viaggerebbero per ore e ore”. Tutti i mezzi di Amt, infatti, devono raggiungere la Scoffera e da qui procedere lungo la strada di Davagna per aggirare la frana, un percorso che può essere effettuato solo da vetture piccole in grado di contenere una ventina di passeggeri alla volta.

Sul versante instabile proseguono le operazioni di disgaggio, anche se continuano a staccarsi massi e pietre. “Continueremo a fare quello che stiamo facendo: far scivolare a valle tutto il materiale ancora appeso, nel frattempo creare un vallo che consenta di contenere altri piccoli smottamenti e dare un consolidamento alla strada comunale colpita dalla fase principale della frana – spiega Giampedrone -. Questa è la prima fase, poi da quando avremo riaperto inizieremo a lavorare per la messa in sicurezza definitiva”. La buona notizia è che sabato dovrebbe riaprire anche via Carbone, la strada comunale anch’essa interessata dalla frana, in modo da togliere dall’isolamento tutti gli abitanti della Val di Lentro.

“Mia figlia si fermerà a Genova da parenti perché domani inizia la scuola – racconta Paolo Pozzo, residente a Viganego, mentre accompagna la ragazza con borse e valigie -. La macchina è rimasta su, ci siamo fatti prestare un’altra macchina e così superiamo i disagi”. “Noi ci siamo fatti portare una macchina giù da mio figlio. Ma qui c’è gente anziana, gente senza macchine. Qui non ci sono negozi, è un casino”, taglia corto Diego Soracase dopo aver salito la vecchia mulattiera, un po’ fangosa e sconnessa, che permette di aggirare il tratto interrotto. Anche Roberto Targani scende da Viganego: “Non ci abito, è una seconda casa. Vado per lavorarci. In questi giorni sono molto contento di muovere le gambe, ma farla tutti i giorni per chi è anziano è una tragedia”, sottolinea.
Nel frattempo i cittadini di Bargagli si sono organizzati con un tam-tam sui social network per fornire informazioni utili, organizzare gli spostamenti, trasportare oggetti pesanti con i mezzi a disposizione, o ancora acquistare cibo, farmaci e altri generi di prima necessità. In campo la Protezione civile e la Croce rossa.
Intanto sale il conto dei danni del maltempo in tutta la Liguria. “Abbiamo chiesto un nuovo stato d’emergenza al dipartimento nazionale della Protezione civile, stiamo preparando le relazioni di tutti gli eventi – spiega Giampedrone -. Ci sono tante situazioni aperte che dobbiamo assolutamente trattare, sia in somma urgenza sia con risposte strutturale. Servono circa 50 milioni per il periodo che va da metà febbraio alla settimana scorsa. Abbiamo già avviato tutte le valutazioni, mi aspetto che le risorse economiche siano garantite nella più ampia disponibilità”.