Bargagli. Tre frazioni isolate e 400 persone di fatto bloccate, con una stretta e impervia mulattiera a disposizione per raggiungere il paese o, in alternativa, la provinciale 14 che passa per Davagna.
È la situazione in cui si trovano ormai da quattro giorni i residenti di Viganego, Cisiano e Terrusso, a Bargagli, a causa della frana che venerdì si è abbattuta lungo la Statale 45 e su via Carbone, strada comunale, subito dopo località La Presa.
Da lunedì ruspe ed escavatori sono al lavoro per il cosiddetto “disgaggio” dei massi e del materiale ancora pericolate, con l’obiettivo di mettere in sicurezza un fronte che domenica risultava ancora attivo e riuscire ad aprire la strada almeno a senso unico alternato entro al fine della settimana. Una Pasqua in isolamento, quella trascorsa dai residenti delle frazioni, una situazione che ha messo in moto una catena solidale che coinvolge non soltanto gli operatori di protezione civile e della Croce Rossa, in presidio praticamente fisso, ma anche gli abitanti della vallata.
Chi vive in zona, infatti, sta sfruttando chat e social network per fornire informazioni utili e offrirsi di trasportare oggetti pesanti con i mezzi a disposizione, o ancora di acquistare cibo, farmaci e altri generi di prima necessità. Ci si organizza inoltre per gli spostamenti: Amt ha modificato percorsi e orari dei suoi mezzi e l’attività didattica per gli studenti residenti nelle frazioni è stata sospesa per tutta la settimana, ma sui social è stata lanciata l’idea di organizzare una sorta di “car pooling” per aiutare chi è in difficoltà a raggiungere i posti di lavoro.
“Sarebbe bello che chi scende a Genova lo scriva sul gruppo con l’orario in cui passerà e i posti che ha liberi in macchina, e poi chi deve andare in città o tornare a Bargagli confermi in privato l’appuntamento”, è stato il messaggio condiviso sul gruppo di Bargagli, una proposta accolta con entusiasmo.
Intanto si attende con trepidazione il sopralluogo che verrà effettuato dall’assessore alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone, lunedì nel tardo pomeriggio. L’obiettivo è proprio capire se sia possibile riaprire la strada con senso unico alternato regolato da semaforo entro al fine della settimana, così da far uscire almeno parzialmente i residenti dell’isolamento forzato.