Piante salva smog

Euroflora 2025, lo studio per abbattere la Co2 coltivando piante nelle scuole (e non solo)

Sarà il tema di una ricerca portata avanti da Cnr e Coldiretti. I risultati saranno presentati durante la prossima edizione della kermesse a Genova

Orto sinergico didattico Struppa

Genova. Il contrasto al cambiamento climatico e la salvaguardia della salute arriva dalle piante. Basti pensare che nelle aule scolastiche, dove i ragazzi restano per qualche ora consecutiva, le concentrazioni di Co2 raggiungono picchi di 1000 ppm (parti per milioni), picchi che vengono abbattuti dalla presenza di piante da interno che riducono la concentrazione di anidride carbonica fino al 75%.

Un dato significativo, che anticipa la prima ricerca italiana che Coldiretti sta conducendo insieme al CNR, e che sarà presentata in occasione di Euroflora 2025 (24 aprile-4maggio), prendendo in esame alcune tipologie di edifici tra cui quelli scolastici.

La ricerca punterà a evidenziare tutti i benefici delle “vitamine verdi”, che assorbono fino al 20% di Co2 (dato medio di assorbimento quando la Co2 è presente in concentrazioni normali 450/500 ppm) e polveri sottili che sono presenti nelle case e in tutti gli edifici al chiuso.

A Euroflora 2025 benefici fisici e mentali di piante e fiori da interno. “Per la prima volta in Italia, all’interno di un convegno, verranno accesi i riflettori su studi, esperienze e soluzioni concrete che riguardano un aspetto ancora poco conosciuto delle piante e dei fiori: la capacità di ridurre le sostanze inquinanti presenti negli edifici e migliorare il benessere psico-fisico delle persone”, afferma Nada Forbici, Coordinatore della Consulta Nazionale florovivaismo di Coldiretti.

“Le piante e i fiori – prosegue – contribuiscono a creare un’aria più pulita e più sana da respirare, migliorando così il nostro benessere e il nostro comfort e rendendo l’ambiente che ci circonda più piacevole e tranquillo”.

Infatti, le piante da interno sono state associate anche alla riduzione dello stress, all’aumento della tolleranza al dolore e al miglioramento della produttività nelle persone: “Siamo già al lavoro – aggiunge la Forbici- sul panel dei relatori nazionali e internazionali. Interverranno rappresentanti delle istituzioni, ricercatori, medici progettisti per portare risultati delle ricerche, ma anche esperienze e casi concreti”.

L’obiettivo è quello che introdurre in case, scuole, uffici e ospedali le piante verdi diventi normalità, non solo per gli aspetti ornamentali, ma anche per la consapevolezza dei benefici sulla salute e il benessere delle persone. “Durante l’evento – conclude la Forbici – verranno anche effettuate dimostrazioni di monitoraggio degli inquinanti indoor, sulla capacità delle piante di ridurli e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo”.

Al chiuso passiamo quasi il 90% della nostra vita. Dalla Sansevieria alla Yucca, dalla Camadorrea alla Schefflera, dal Pothos alla Diffenbacchia, dallo Spatifillo fino ad arrivare all’Anturium, ma anche Gerbere, Ciclamini,Stelle di Natale e tante altre piante e fiori da interno che sono una soluzione semplice ed economica per contrastare gli inquinanti all’interno dove passiamo quasi il 90% della nostra vita, ma fondamentali anche all’esterno considerato che una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, mentre un ettaro di piante è in grado di assorbire dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno, secondo una analisi della Coldiretti.

“Sarà un evento importante, che fornirà riflessioni e anche strumenti efficaci per la crescita delle aziende, per fare fronte alle richieste dei mercati nazionali e internazionali, che siamo certi saranno sempre più attenti e consapevoli dell’importanza delle piante per la salute e il benessere” sottolinea Gianluca Boeri, presidente Coldiretti Liguria e Vice Presidente del gruppo piante e fiori del Copa-Cogeca, la federazione europea che comprende le associazioni di agricoltori e cooperative agricole.

“Lo scopo – aggiunge Mario Faro, Presidente della Consulta Nazionale florovivaismo di Coldiretti – sarà anche quello di sensibilizzare i decisori politici, mettendo in evidenza priorità, sfide e opportunità del settore florovivaistico. Un settore che in Europa ha un ruolo economico chiave: la produzione di fiori e piante ornamentali è valutata 9,4 miliardi di euro, con 33.000 aziende che operano su 55.000 ettari di piante e fiori. Il valore della produzione del vivaismo europeo è di 12 miliardi di euro, con circa 20.000 aziende del settore”.

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