Il dono

Città solidale, Asef e Cucina popolare insieme per i più poveri: arrivano nuovi macchinari

I vertici di A.Se.F. Barabino e Rossetti: "Ci hanno… presi per la gola: ottime ricette, come l’intero progetto" I fondatori Cpg Furnò e Milfa: "Gesto di generosità che testimonia senso di appartenenza alla comunità"

Generico aprile 2024

Genova. Una linea di depurazione che rende l’acqua della rete idrica cittadina più pura, sempre adatta ad essere servita in tavola, una igienizzatrice per stoviglie ed un macchinario professionale per il lavaggio, l’asciugatura e la sterilizzazione dei pavimenti. Sono gli acquisti effettuati dai responsabili della Cucina popolare genovese (Cpg), l’organizzazione di volontariato che serve gratuitamente pasti nei giorni feriali in Valbisagno ai bisognosi della città, grazie ad una donazione di A.Se.F. Srl, l’azienda di onoranze e trasporti funebri del Comune di Genova. La sinergia tra la società pubblico partecipata e la Cdp nasce dopo una serie di contatti tra i vertici aziendali, gli avvocati Maurizio Barabino (amministratore unico A.Se.F.) e Franco Rossetti (dirigente amministrativo e gestionale A.Se.F.) ed i fondatori dell’organizzazione benefica, il presidente Marco Furnò ed il vicepresidente Aldo Milfa.

I macchinari sono stati inaugurati ieri sera. Per l’occasione la Cpg ha aperto le sue porte ai vertici di A.Se.F. e ai soci che sostengono la struttura.

La Cpg ha sede in via del Fossato, 2, una traversa di via Bobbio, alle spalle della stazione Brignole, nei pressi della scuola primaria Da Passano; nasce nel 2022 da un’idea dei fondatori che intendevano realizzare una “trattoria sociale”, un luogo, dunque, non solo votato alla distribuzione gratuita di pasti caldi ai senzatetto e ai bisognosi della città, ma che fosse percepito dagli ospiti anche come uno spazio di accoglienza e socializzazione. «Ad oggi sui tavoli della Cucina popolare genovese sono stati serviti gratuitamente oltre diecimila pasti a persone bisognose impossibilitate a procurarsi cibo quotidianamente – commentano Maurizio Barabino e Franco Rossetti – Tutto ciò è stato fatto in un ambiente informale, amichevole, dove giudicare gli altri è vietato e tutti sono accolti a braccia aperte». Questo spirito solidaristico ha attratto oltre 300 soci sostenitori e numerosi volontari attivi. Questi ultimi si occupano di cucinare e servire i pasti e di gestire e tenere in ordine le strutture. «Ci hanno presi… per la gola – proseguono, sorridendo, Barabino e Rossetti – Dopo una visita alla struttura e ben due pranzi consumati al tavolo della Cdp ci siamo convinti dell’assoluta bontà non solo delle ricette delle persone che si alternano dietro ai fornelli, ma dell’intero progetto. E abbiamo deciso di sostenerlo con ciò che più serviva loro». Dunque, ai tavoli, acqua minerale attinta dalla rete, anche gassata, e igiene industriale per le stoviglie ed i pavimenti: un concreto aiuto allo sforzo dei volontari.

«Siamo profondamente grati ad A.Se.F. per questo gesto di generosità che testimonia un forte senso di appartenenza alla nostra comunità – assicurano Furnò e Milfa, della Cpg – Questa sponsorizzazione non solo migliora la qualità del servizio che possiamo offrire, ma sottolinea l’importanza dell’unione e del sostegno reciproco nelle sfide che affrontiamo ogni giorno. La nuova attrezzatura ci permetterà di continuare a preparare pasti nutrienti e gustosi per tutti coloro che attraversano le porte della nostra trattoria sociale, rafforzando il legame tra i membri della nostra comunità. Un ringraziamento sincero da parte di tutti noi alla Cucina Popolare Genovese, ai nostri volontari, soci sostenitori e, naturalmente, a A.Se.F.. Insieme, facciamo la differenza».

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