Genova. Sottoscritta dal sindaco Marco Bucci, alla presenza dell’assessore al Lavoro e Sviluppo economico Mario Mascia, e dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil di Genova insieme alle rispettive sigle della funzione pubblica, la bozza di accordo per l’istituzione del tavolo permanente di confronto per “monitorare costantemente l’evoluzione della situazione legata alla presenza di cantieri nella città di Genova, con particolare riferimento alle problematiche legate alla loro interferenza con la viabilità e la mobilità, pubblica e privata”.
“Genova è una città in profondo cambiamento, con importanti interventi avviati e in fase di prossima cantierizzazione che ne aumenteranno la competitività e la capacità attrattiva finalizzata anche alla creazione di nuovi posti di lavoro – commenta l’assessore Mascia – come amministrazione comunale siamo impegnati nella condivisione delle informazioni sull’andamento dei cantieri con i rappresentanti dei lavoratori, con l’obiettivo comune di mitigare gli impatti delle opere strategiche per il futuro della città, dalle nuove infrastrutture ai lavori di rigenerazione urbana, sulla conciliazione dei tempi vita-lavoro. Come Comune abbiamo già avviato, con successo, una condivisione di buone pratiche sul lavoro agile con importanti aziende ed enti pubblici sul territorio. Il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori, anche alla luce delle recenti modifiche normative intervenute proprio in questi giorni, servirà anche ad attuare sinergie per il benessere dei lavoratori, il miglioramento della produttività aziendale e l’alleggerimento degli impatti sulla mobilità cittadina“.
“Siamo soddisfatti di questo accordo – spiegano Igor Magni (Cgil Genova), Marco Granara (Cisl Genova) e Emanuele Ronzoni (Uil Liguria) – perché permette da un lato di favorire l’applicazione dello smart working per i lavoratori delle aziende genovesi e dello stesso Comune di Genova, ma contemporaneamente consente di individuare soluzioni utili per la città al fine di alleggerire l’impatto dei cantieri che avranno inevitabilmente ripercussioni sul traffico limitando dove possibile lo spostamento dei lavoratori”.
Il tavolo si riunirà con cadenza regolare e avrà il compito di studiare soluzioni che, anche attraverso l’utilizzo consapevole e coordinato dello smart working, possano agevolare la coniugazione dei tempi di vita e di lavoro per i lavoratori, permettano di migliorare la produttività delle imprese, con particolare attenzione alla possibile nuova occupazione, favoriscano la velocità di esecuzione delle opere che sul territorio verranno realizzate interagendo anche con i tavoli tecnici già previsti dal Comune di Genova sia sullo smart working sia quello specifico sul lavoro. L’accordo, infatti, fa seguito al protocollo d’intesa, sottoscritto a dicembre, con cui il Comune ha coinvolto istituzioni, enti pubblici e privati e imprese nella definizione di forme di utilizzo coordinato degli strumenti di lavoro a distanza (smart working) e di flessibilizzazione degli orari, in previsione dell’avvio di grandi cantieri, particolarmente impattanti sulla viabilità urbana nei prossimi mesi. Al protocollo avevano da subito aderito: Regione Liguria, Città Metropolitana, Confindustria, Camera di Commercio, Iren, Rina, Leonardo, Asl 3, Casa della salute, Liguria digitale, Unige, Costa, ABB, IIT, TIM, Hitachi Rail, Autostrade, Anas, Legacoop, Anci Liguria.
Agli incontri del tavolo permanente, sulla base delle tematiche trattate, saranno presenti i rappresentanti delle organizzazioni confederali territoriali coinvolgendo, quando necessario, le categorie interessate e il Comune di Genova, anche attraverso la presenza delle direzioni di riferimento per gli argomenti che verranno discussi. Il Comune si impegna, attraverso il confronto con Cgil, Cisl e Uil di Genova a favorire, per i lavoratori dell’amministrazione, la diffusione di strumenti di lavoro agile e a cercare il più ampio coinvolgimento delle parti datoriali per individuare soluzioni concordate ed efficaci. Per favorire e diffondere il coworking, il Comune di Genova verificherà la possibilità di ampliare l’offerta di spazi sul territorio genovese per i lavoratori che operano con questa modalità.