Genova. Due giorni fa su Facebook il consigliere delegato ai Trasporti della Città Metropolitana di Genova Claudio Garbarino aveva segnalato qualche problematica legata alla tratta Genova-Recco su gomma nello scorso fine settimana. Garbarino aveva criticato l’assenza di collegamento dei treni e la necessità di un bus lungo 18 metri a rotazione.
Il Cub trasporti Autoferrotranvieri Genova replica in una nota: “Siamo rimasti allibiti dalla poca conoscenza di questo settore da parte sua. In passato sono state eseguite prove su strada con i 18 metri su quella tratta e molto probabilmente devono essere emerse varie problematiche, dato che a oggi quella tipologia di bus non è mai stata utilizzata. Esistono altre soluzioni più semplici. Se ci sono problemi di affollamento su determinate linee extraurbane tipo Genova-Recco-Colle Caprile, Genova-Recco-Rapallo, Santa Margherita-Portofino, è perché nel periodo del Covid 19 la dirigenza di Atp prima e Amt dopo, ha approfittato della situazione particolare per tagliare ulteriormente delle corse, rivedendo le partenze con la famigerata cadenza oraria che ha fatto più danni che altro. Quando si è ritornati alla vita normale è rimasto tutto come nel periodo Covid e hanno creato un tale caos nel servizio erogato, che penalizza non solo la qualità della vita dei lavoratori e degli utenti ma anche la loro sicurezza. Ora i politici si inventano soluzioni alternative che farebbero sorridere se non ci fosse da piangere per come hanno ridotto il Tpl”.
Queste le proposte della sigla sindacale: “Per tentare di risolvere questi problemi, innanzitutto vanno rivisti tutti gli orari e percorrenze, vanno impiegati più turni e vanno fatti investimenti per l’acquisto di autobus in quantità necessaria e non con il contagocce come avviene al giorno d’oggi. Il territorio sul quale operiamo è particolarmente difficile, ed è per questo che c’è bisogno di investimenti più cospicui e soluzioni intelligenti per collegare le varie vallate tra loro, e con la zona costiera. Per quanto riguarda Portofino bisogna annullare l’ordinanza del sindaco Viacava, la quale impedisce il transito di bus di tpl oltre gli 8 metri e poi ritornare a una frequenza di un bus ogni quarto d’ora e nelle ore di maggior affluenza, integrare con corse bis”.
Un altro comune molto frequentato è quello di Camogli: “Misteriosamente non si è mai aumentato il servizio, soprattutto nei festivi, che sono i giorni più affollati durante la bella stagione. Tutti questi problemi non sono frutto del caso o della sfortuna ma sono imputabili a una gestione aziendale, passata e presente, inadeguata e menefreghista e all’apparato politico che pensa solo a promettere mari e monti e poi lascia tutti a piedi, nel vero senso del termine”.