Genova. “Oggi, assisteremo all’ennesima passerella della politica che va a braccetto con chi nel 2018 si è reso responsabile della morte di 43 persone. Vergognoso che organizzino eventi mediatici e vigliaccamente nessuno si degni di chiedere scusa per il dolore causato dalla negligenza e dalla politica del profitto a tutti i costi. Una politica vecchia a stantia, oltre che dannosa al limite del criminoso, ormai quasi del tutto restaurata con il benestare del centrodestra nazionale, regionale e cittadino. E tutto ciò, nonostante lo scempio del Morandi e le chiare responsabilità di Aspi, che continua a marciare nel solco del passato come se nulla fosse e nonostante quella tragedia”. Lo dichiara il coordinatore provinciale del M5S Genova Stefano Giordano.
“Non dimentichiamocelo mai: il tunnel subportuale che Tomasi e l’esecutivo oggi celebrano con un taglio del nastro (a proposito: ennesimo cantiere zero in odore di elezioni!) è un ristoro (minimo anzi maledettamente insufficiente) per gli incalcolabili danni causati dal crollo del Morandi”, aggiunge in una nota.
“Chiedere scusa non basta ma sarebbe quantomeno un inizio: propongo che per ogni infrastruttura che vede il coinvolgimento di Autostrade, siano poste 43 pietre d’inciampo con i nomi di chi ha perso la vita il 14 agosto 2018 transitando su un ponte negletto per anni dal punto di vista della sicurezza. E tanto che ci siamo, dico a Tomasi: 43 vite non hanno prezzo, ma per i genovesi la gratuità della rete dovrebbe essere un faro. Che Autostrade purtroppo non vuole accendere perché come sempre guarda prima di tutto al proprio profitto”, conclude.