Genova. “Esprimiamo estrema preoccupazione per l’ennesimo stop al cantiere dello scolmatore del Bisagno. Il Consiglio di Stato ha riattivato l’interdittiva antimafia, per la seconda volta. Una vicenda che impone scelte rapide a tutela della legalità e della collettività. Il consorzio Research aveva già subito un’interdittiva e i cantieri erano già in ritardo: non aveva subito penali per questo, ma era già chiaro che sarebbe stato impossibile vederlo realizzato entro il 2025”.
Così il capogruppo PD in Regione Luca Garibaldi e il capogruppo PD in Comune a Genova Simone D’Angelo.
“In passato si era discusso della possibilità di risolvere il contratto, ma la scelta del Commissario è stata di andare avanti con questo consorzio, nonostante la prima interdittiva e nonostante i gravi problemi sulla qualità delle lavorazioni e le denunce sulle condizioni di sicurezza dei lavoratori. Ora il Commissario dell’opera, Toti, intervenga e risolva il contratto. L’opera non può più ritardare, il Bisagno va messo in sicurezza al più presto per non lasciare esposto ancora più a lungo un intero territorio e i suoi cittadini a rischio inondazioni. Non servono ulteriori perdite di tempo. Lo scolmatore è un’opera essenziale: Toti invece di tergiversare prenda una decisione che sia risolutiva”.