I consigli

Portofino Days, i professionisti di cinema e fiction ai giovani: “Mestiere difficile e precario, ma studiare molto vi darà una marcia in più”

Attori, registi e produttori cinematografici e televisivi riuniti a Portofino per la tre giorni dedicata al settore audiovisivo raccontano la fatica e la passione indispensabili per lavorare nel settore

Portofino. Prosegue fino a domani, domenica 24 marzo, la prima edizione di Portofino Days, International Fiction Festival con proiezioni, esposizioni masterclass tra Rapallo, Santa Margherita, Genova e il borgo del glamour. Tre giorni di grande fiction con eventi rivolti al pubblico, agli appassionati e ai professionisti del settore in location uniche. La Liguria è infatti diventata una vera e propria “terra da fiction” con sedici serie girate negli ultimi anni, da Levante a Ponente. Con i Portofino Days sono coinvolte le principali produzioni nell’ambito dell’International Fiction Festival a Portofino, un evento che celebra la magia del grande schermo e televisiva in uno dei luoghi più suggestivi del mondo che è Portofino.

Ai tanti protagonisti di questa giornata di ‘panel’ e confronti (attori, registi, produttori televisivi) Genova24 ha chiesto consigli e istruzioni per l’uso per i giovani che vogliono intraprendere il mestiere del cinema.

“Forse io non sono la persona giusta – dice Vanessa Gravina, protagonista de Il Paradiso delle signore – perché ai giovani dico sempre che questo è un mestiere tra i più difficili. Servono studio, formazione, grande determinazione e occorre lavorare sulla propria essenza e soprattutto sapere che il successo si costruisce sul lavoro e sulla quotidianità”.  “E’ una carriera aleatoria e difficilissima da percorrere – le fa eco il produttore Daniele Carnacina – e consiglio di intraprenderla solo se si ha il sacro fuoco dentro perché è davvero difficile, soprattutto per gli attori”.

Anche Enzo Paci, attore teatrale nonché il “commissario Bacigalupo” della serie di grandissimo successo Blanca. che racconta di una passione per il cinema nata dall’infanzia, insiste sulla formazione: “Ai giovani dico di studiare perché la preparazione è tutto e ci permette l’ingresso nel settore professionistico bypassando un sottobosco fatto di millantatori e approfittatori. Quindi ai giovani consiglio di affidarsi a scuole e accademie certificate”.

Per il produttore televisivo Gian Andrea Pecorelli (“l’ultima produzione in Liguria è stata Vento di Ponente – ricorda – ma ora vorrei molto tornare in questa regione”), il mestiere si fa avendo “una propria professionalità e un proprio talento, senza volare troppo alto ovviamente all’inizio perché può fare molto male. Ma è importante dimostrare di avere una propria personalità”.

Roberto Farnese avverte anche lui sulle difficoltà del mestiere: “Questo è il re dei mestieri precari e per questo non è un mestiere per chi vive di ansia. E’ molto difficile avere una carriera continuativa e a volte mettere insieme il pranzo con la cena. Le strade? Sono sempre le solite: studiare tanto. Io ho avuto la fortuna di lavorare tanto in modo continuativo e questa è una grande scuola”.

Il produttore cinematografico Luigi De Laurentis consiglia  di “vedere tanto cinema, viverlo, buttarsi nel lavoro sui set cominciando da zero con la gavetta pure e lavorare, lavorare, lavorare”. 

Daniele Pecci ricorda come “oggi le strade per arrivare a fare questo mestiere sono molteplici grazie ai social e al web. Posso parlare del mio percorso fatto di passione e di uno studio che non finisce mai, fino all’ultimo giorno della carriere. Come dire: è molto difficile ma se sei molto preparato c’è più possibilità che tu riesca e riesca ad avere una carriera lunga”.

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