Genova. Si sono dati appuntamento poco dopo le 9 di lunedì mattina, nel giorno dell’avvio del cantiere del tunnel subportuale, per chiedere senza mezzi termini le dimissioni del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e di quello delle Infrastrutture Matteo Salvini. Salvini e Piantedosi, infatti, sono in città proprio per la cerimonia dedicata alla grande opera.
La manifestazione è stata annunciata da giorni e organizzata da collettivi studenteschi Cambiare Rotta e Osa. Un centinaio di attivisti si sono ritrovati nel piazzale di ponte Dei Mille, davanti alla stazione marittima, per solidarizzare con gli studenti di Pisa, picchiati dagli agenti di polizia.
Dopo un presidio i manifestanti hanno dato vita a un corteo. La viabilità di via Gramsci e via Adua è stata momentaneamente chiusa dalla polizia locale con ripercussione sulle direttrici tra centro e ponente. Il percorso del corteo si dirigerà verso la prefettura attraverso via Balbi, piazza Dell’Annunziata e piazza Corvetto.
“Come studenti medi e universitari – dice Lorenzo Ambrosio, Cambiare Rotta – diciamo che non è possibile che Salvini e soprattutto Piantedosi vengano qui a fare una passerella come se nulla stesse accadendo, come se non fosse sua la responsabilità del clima di repressione che stiamo vedendo nel Paese, in un contesto dove manifestazioni come quelle a favore della Palestina vengono impedite in maniera terrificante loro dovrebbero rispondere”.
E’ stata invece annullata un’altra protesta, proclamata dall’Usb del porto di Genova, e che avrebbe dovuto svolgersi all’interno dei varchi. Tuttavia alcuni lavoratori portuali del collettivo Calp hanno inscenato una manifestazione nei pressi del cantiere che sarà inaugurato.
Dal Calp urla di protesta e uno striscione contro Salvini e Piantedosi e contro i decreti sicurezza. Lo striscione è stato fatto rimuovere dalla polizia.

Nei giorni scorsi Matteo Salvini attraverso la propria pagina Instagram aveva risposto alle annunciate manifestazioni affermando di non temere il dissenso e le “sinistre minacce” dei contestatori. Oggi ha nuovamente risposto agli studenti.
Intanto, dopo il corteo, la manifestazione si è fermata davanti alla prefettura. Le ragazze e i ragazzi hanno iniziato a urlare cori di protesta agli esponenti di governo che si trovavano nel palazzo per firmare un protocollo legato ai cantieri del tunnel.