Genova. Nuovo colpo di scena in consiglio regionale: la ventimigliese Mabel Riolfo, eletta con la Lega nel collegio di Imperia, ha annunciato il passaggio al gruppo misto. È la prima pedina persa dal Carroccio nelle ultime due legislature sotto la presidenza di Giovanni Toti.
“Questa decisione – ha annunciato in apertura della seduta – è dovuta al fatto che ad oggi non sussistono più le condizioni per rimanere nella Lega. È una decisione personale, difficile e sofferta, ma espressione del mio disagio personale nel continuare un percorso che non è più il mio”.
“Ringrazio il gruppo della Lega per il sostegno che ho avuto, tutti i consiglieri regionali, il capogruppo Stefano Mai e gli assessori”, ha aggiunto. Poi ha assicurato: “Il mio impegno rimarrà lo stesso, continuerò a lavorare per il mio territorio e la mia regione e continuerò ad essere in maggioranza per il presidente Giovanni Toti”.
Diverse voci, soprattutto nel Ponente ligure, teorizzano che la mossa di Mabel Riolfo sia il preludio all’entrata in Forza Italia. Se confermato, si tratterebbe del secondo “colpo” in poche settimane per il partito guidato da Antonio Tajani, che ha appena festeggiato il ritorno di un pezzo da novanta della politica locale come Angelo Vaccarezza, ex capogruppo della Lista Toti ed ex presidente della Provincia di Savona. Altre indiscrezioni ritengono vicino agli azzurri anche Stefano Anzalone, uscito dalla Lista Toti nel 2022 e attualmente nel gruppo misto.
“La Lega non è una barca sulla quale si sale solo quando fa comodo e dalla quale si scende se il mare si agita – tuona il capogruppo Stefano Mai -. Il consigliere Mabel Riolfo, senza confrontarsi con nessuno di noi e senza coinvolgerci nella sua decisione, ha comunicato le dimissioni dal gruppo, pur restando in consiglio regionale e aderendo al gruppo misto. Riolfo è stata eletta in Regione unicamente grazie ai voti della Lega e al supporto di tanti nostri sostenitori e militanti, ma è evidente che oggi non si sente più in dovere di rappresentarli. Da qualche tempo Riolfo era insofferente. Se non condivide più lo spirito del partito, ammesso che lo abbia mai davvero condiviso, la coerenza vuole che non solo lasci il gruppo, ma anche la carica da consigliere regionale che ha avuto grazie alla Lega e solo subentrando a seguito delle dimissioni da consigliere regionale del vice-presidente Alessandro Piana, essendo stata la prima dei non eletti. In ogni caso ci auguriamo che dietro la sua uscita dalla Lega non si celi la volontà di passare in Forza Italia, perché per noi i cambi di casacca non sono tollerabili”.
Dura anche la reazione della Lega di Imperia, che in un comunicato fornisce “alcuni chiarimenti” e le chiede di dimettersi dal Consiglio regionale: nel 2019, ricordano gli esponenti del Carroccio, Riolfo “si è candidata alle elezioni comunali a Ventimiglia senza raggiungere i voti necessari per essere eletta. La Lega ha premiato i suoi sforzi ripescandola come assessore. L’anno successivo è stata candidata alle elezioni regionali: seconda per preferenze e prima dei non eletti grazie al traino di tutto il partito, viene ripescata ancora una volta grazie alle dimissioni di Alessandro Piana nominato assessore e vice presidente della Regione. Alle ultime amministrative a Ventimiglia si candida e raccoglie meno voti rispetto al 2019. Nonostante tutto, di recente è stata anche valorizzata col ruolo di vicecapogruppo in Consiglio regionale subentrando ad Alessio Piana quando è stato nominato assessore. Da un po’ di tempo avevamo notato il suo totale disinteresse alla vita del movimento, adducendo scuse di ogni tipo. Ad esempio, ha partecipato soltanto a 3 direttivi provinciali su 14 convocati”.
Infine una citazione di Balzac e l’invito a lasciare l’incarico: “Per qualcuno l‘ingratitudine nasce dall’impossibilità di sdebitarsi. Riolfo ha rotto il patto con gli elettori, per questo non le resta che onorare il suo percorso con le dimissioni dal consiglio regionale”.