Genova. Si guarda ancora alle aree ex Ilva per risolvere la cronica mancanza di parcheggi per i camion che gravitano sul porto di Genova. È quanto emerge al termine dell’incontro in prefettura con le associazioni di categoria, il ministro Matteo Salvini, il viceministro Edoardo Rixi, il presidente ligure Giovanni Toti, il sindaco Marco Bucci, la prefetta Cinzia Torraco e il commissario dell’Autorità portuale Paolo Piacenza. Il vertice è avvenuto prima della firma del protocollo per la legalità per il tunnel subportuale.
Un “incontro costruttivo e in clima di collaborazione – si legge in una nota -. Al centro delle richieste degli autotrasportatori maggiori spazi per la sosta in porto, sicurezza e connessioni viarie per migliorare la viabilità dei mezzi pesanti e conciliarla con quella urbana. Salvini si è detto disponibile per quanto di competenza per le infrastrutture. A livello locale il sindaco Bucci e il governatore Toti hanno dato la propria disponibilità a ripensare gli spazi industriali disponibili nelle zone adiacenti al porto per destinarli ad aree dedicate per la logistica e quindi anche per le esigenze degli autotrasportatori. Disponibilità anche dal commissario straordinario Piacenza che ha illustrato i progetti in corso in porto”.
Toti conferma che le acciaierie di Cornigliano sono la prima ipotesi sul tavolo: “Da molto tempo i trasportatori chiedono di aumentare i posti disponibili per i camion in transito nel porto di Genova, il famoso autoparco che in parte risolviamo con soluzioni tampone. Indicano nelle aree Ilva una possibilità, lo fanno da tempo, almeno nelle aree di stoccaggio dello stabilimento non utilizzate da molto tempo. Fino a ieri Ilva aveva una società operativa, Acciaierie per l’Italia, con cui non è stato facile intavolare un discorso sulle aree. Sabato prossimo sarà qui il ministro Urso con il nuovo amministratore straordinario e di questo torneremo a parlare“.
“I trasportatori hanno messo in evidenza la loro necessità, hanno bisogno di circa 800 stalli, oggi la città ne ha circa 360 – ricorda il sindaco Marco Bucci -. Bisogna trovare aree, oggi ci sono aree non utilizzate da nessuno e quelle sono il primo bersaglio. Venerdì e sabato ne parleremo. È ovvio che abbiamo un problema di aree, è ovvio che ci sono aree che non servono a nessuno, è ovvio che dobbiamo cercare di razionalizzare la città. Non è picchio sulle aree ex Ilva, è che quelle sono senza attività. Tutte le aree devono avere attività”. In passato si era parlato anche di un’alternativa, l’area Erzelli 2 alla foce del Polcevera, oggi occupata da Spinelli: “Non so cos’è – risponde il sindaco -. Ma se lì ci sono i container non si può giocare a puzzle, non fate discorsi da bimbini piccoli”, dice rimproverando i cronisti”.
“Ovviamente ci siamo presi l’impegno di chiedere alla società, senza andare a interferire con le lavorazioni dello stabilimento, di poter dedicare un pezzo delle aree eccedenti al tema della logistica e ci siamo presi l’impegno di mettere l’autotrasporto tra le priorità, cosa che avremmo comunque fatto ma che abbiamo ribadito alle associazioni”, precisa Toti.