Genova. Inizieranno a settembre 2024 e dovrebbero concludersi nel giro di un anno i lavori di riqualificazione del parco di Villa Imperiale, nel cuore di San Fruttuoso, da anni in condizioni di degrado. Sono le tempistiche fornite oggi dall’assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi durante la commissione consiliare sul tema richiesta dalla consigliera di Azione Cristina Lodi. Una tabella di marcia che sconta nuovi ritardi rispetto alle previsioni comunicate quattro mesi fa in sala rossa dall’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente.
“La progettazione è stata affidata ad Aster, l’obiettivo è approvare il progetto esecutivo entro maggio 2024 – spiega Piciocchi -. La conclusione dei lavori è stimata per fine settembre 2025, con circa un anno di anticipo rispetto alla milestone fissata dal decreto di assegnazione dei fondi, che è dicembre 2026″.
A disposizione ci sono 2 milioni di euro, parte dei 55 milioni di finanziamenti integrativi del Pnrr che Genova ha ottenuto nel 2022. Oltre 1,4 milioni è la quota destinata ai lavori veri e propri, il resto sono oneri a carico dell’amministrazione e Iva da versare. “Aster sta progettando per rimanere in questo quadro economico – assicura Pierpaolo Grignani, responsabile dell’ufficio Verde pubblico del Comune -. Poi il progetto andrà a gara e ci sarà un ribasso che contiamo di recuperare”.
In cosa consiste il restyling? Anzitutto saranno consolidati i muri di confine e la scarpata nella parte nord con opere di ingegneria naturalistica. “Alcuni vialetti non storici, oggi usati con modalità non consone, verranno eliminati – spiega Grignani -. È previsto un versante unico con incremento della vegetazione, piante arbustive e una piccola collezione botanica di piante acidofile”. Sarà restaurato il ninfeo con un impianto di nebulizzazione per le felci e illuminazione scenografica. Tornerà a funzionare la fontana con un sistema di ricircolo dell’acqua e sarà ripristinata la balaustra danneggiata dal crollo di un grosso pino nel 2019. Via l’asfalto, da sostituire con pavimentazione drenante in percorsi e spazi pianeggianti o trasbit in pendenza.
Il progetto include poi un nuovo servizio igienico autopulente come quello installato all’Acquasola (già avallato dalla Soprintendenza), un’area giochi inclusiva e accessibile “certificata”, nuovi impianti di irrigazione, una colonnina di ricarica per mezzi di servizio elettrici, la verifica e il ripristino della rete bianca. E l’area cani? “Per gli spazi a disposizione non immagino l’espansione o la ricollocazione dell’area cani che c’è già – risponde Grignani – anche perché si dovrebbe prevedere un ulteriore progetto a margine di questo e si dovrebbe ottenere non solo l’approvazione della Soprintendenza ma anche la conformità alla normativa igienico-sanitaria”.
“È stata una progettazione complessa per i diversi vincoli: monumentale, archeologico, sul verde e sull’accessibilità – commenta Gianluigi Frongia, direttore del Facility management del Comune -. Il 13 febbraio abbiamo presentato il progetto definitivo alla Soprintendenza, contiamo di averlo approvato a breve. Intanto stiamo preparando il progetto esecutivo”.
“Finalmente con la commissione è emerso che i lavori si faranno – puntualizza la consigliera Cristina Lodi – ma anche che il progetto è in mano alla Soprintendenza, che non ha dato ancora l’ok e che fa riferimento a uno stanziamento di 2 milioni per il quale non esiste ancora alcun piano di fattibilità tecnico-finanziaria”.
Una volta terminati i lavori, ha aggiunto Lodi, il problema sarà evitare che il parco possa subire ancora fenomeni di degrado. “Ora la priorità è concentrarsi sui lavori, ma poi queste ville andranno messe a rete e soprattutto all’interno dovranno essere inseriti presidi che possano contrastare il vandalismo“, riconosce Piciocchi. Oggi – come ha ricordato l’assessora municipale della Bassa Valbisagno Barbara Lagomarsino – alcuni spazi della villa sono usati come aule universitarie per gli studenti di medicina per tre giorni alla settimana. Una sperimentazione che in futuro potrebbe essere estesa.
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