Genova. Con la presenza dei ministri Salvini e Piantedosi la cerimonia dell’avvio dei lavori per il tunnel subportuale di Genova rischia di profilarsi come un momento che va oltre la celebrazione del cantiere di una nuova grande opera. L’attualità nazionale, con i recenti fatti di Pisa – il pestaggio degli studenti da parte della polizia – e anche internazionale, con la posizione del leader della Lega non esattamente cristallina su un tema come quello della morte di Navalny, aumenta l’attenzione attorno ai due esponenti di governo.
Attenzione da parte delle forze dell’ordine, con una cerimonia che sarà gestita attentamente da digos e questura, ma anche da parte dei potenziali contestatori. Nei giorni scorsi gli studenti genovesi dei collettivi Osa e Cambiamo Rotta hanno lanciato attraverso i social l’invito alla mobilitazione, a farsi sentire e vedere, in occasione del taglio del nastro di lunedì 4 marzo.
Ed è attraverso i social che Salvini, poco fa, ha risposto. Da Instagram, precisamente:
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“Lunedì sarò a Genova, col collega e amico Piantedosi, per l’avvio dei lavori del tunnel subportuale che porterà lavoro e sviluppo alla città. Non sarà qualche sinistra minaccia a fermare me e il mio impegno per gli Italiani“, scrive il vicepremier leghista.
La manifestazione annunciata potrebbe svolgersi nei pressi di ponte Dei Mille, all’ingresso del porto, alle 10, almeno secondo quanto riportato dai social degli studenti. Lo slogan è chiaro: “Salvini e Piantedosi a Genova? Cacciamo la banda dei manganelli! Piantedosi dimissioni!”. Le stesse parole ripetute più volte in piazza De Ferrari, mercoledì sera, in una manifestazione pacifica organizzata da diverse realtà.
Lunedì al via i lavori e firma di un protocollo d’intesa sulla legalità
L’appuntamento di lunedì 4 marzo, data annunciata da tempo, vedrà un sopralluogo al cantiere zero del tunnel subportuale, nella zona di San Benigno, in tarda mattinata. Subito dopo sarà firmato in prefettura un protocollo di legalità legato ad appalti e lavori sulla falsariga di quello sottoscritto nel 2022 per la nuova diga foranea e quello per la realizzazione del nuovo ponte San Giorgio.
In programma, oltre alla presenza delle istituzioni locali, sindaco Bucci e presidente Toti, dell’Autorità portuale e dei sindacati, anche la presenza del viceministro Edoardo Rixi e l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi. E appunto Salvini e Piantedosi.
L’evento per celebrare l’apertura del cantiere vero e proprio si terrà alle 11 a San Benigno, nell’area occupata un tempo dal capannone Csm-Gmt oggi demolito, nei pressi della Lanterna. Qui inizieranno le operazioni per montare la super talpa che scaverà la galleria di 3,5 chilometri sotto il bacino portuale e la collina di Carignano, per poi riemergere in superficie alla Foce, non più in asse con corso Italia ma in viale Brigate Partigiane, di fronte a via Barabino.
A dicembre si è conclusa col rilascio di parere positivo con prescrizioni la conferenza di servizi presieduta da Regione Liguria per il rilascio di Paur al progetto del tunnel subportuale: al momento il costo è stimato oltre i 900 milioni. In estate erano state avviate le opere propedeutiche alla realizzazione dell’intervento, il cosiddetto “lotto zero”, che prevedeva lo smontaggio e la demolizione della rampa portuale dismessa e la risoluzione delle interferenze coi sottoservizi per circa 10 milioni.