Festival e proteste

La protesta dei trattori a Sanremo? Toti: “Li farei salire sul palco chiedendo sobrietà e uno spazio contenuto”

"Credo che gli agricoltori abbiano avuto attenzione da questo governo, basti pensare agli investimenti del Pnrr - ha detto il presidente della Regione - Complessivamente non si può dire che siano stati trascurati"

trattori

Genova. Nelle ore in cui Sanremo si prepara alla serata d’esordio della 74esima edizione del Festival, anche il presidente della Regione, Giovanni Toti, interviene sull’ipotesi che all’Ariston arrivi anche la “protesta dei trattori” degli agricoltori italiani.

Toti ha fatto riferimento alle parole del padrone di casa del festival, Amadeus, che si è detto bendisposto ad accogliere una delegazione sul palco perché “le proteste vanno ascoltate”. Interpellato sul tema nel corso di “Un giorno da pecora” su Radio1, il presidente della Regione si è mostrato d’accordo: “Se fossi Amadeus penso che i trattori sul palco del Festival di Sanremo li farei salire, chiedendo grande sobrietà e uno spazio contenuto e spiegando bene a chi non ha accesso a quel palco che non salgono perché ci sono le strade bloccate, ma perché rappresentano un pezzo importante della vita di tutti noi, altrimenti si crea un’ingiustizia nei confronti di chi avrebbe voluto quel palco e non ha potuto”.

“Di base gli agricoltori hanno molte ragioni e non da oggi – ha sottolineato Toti – dopodiché è ovvio che decidano il curatore artistico e soprattutto l’editore. Credo che gli agricoltori abbiano avuto attenzione da questo governo, basti pensare agli investimenti del Pnrr. Complessivamente non si può dire che siano stati trascurati”.

Se gli agricoltori (con o senza trattori) arriveranno o meno a Sanremo è ancora tutto da vedere, ma Danilo Calvani, leader del Comitato degli agricoltori traditi, ha già annunciato che “un nostro rappresentante salirà sul palco di Sanremo. Siamo in contatto con l’organizzazione del Festival per stabilire i dettagli”. Viale Mazzini dal canto suo ha smentito, specificando che non ci sarebbe alcun contatto in corso tra l’organizzazione del Festival e una della associazioni degli agricoltori.

“’È ampiamente condivisibile il messaggio di importanza del settore primario come sinonimo di sicurezza e sovranità alimentare, di presidio del territorio, oltre alla necessità di una remuneratività adeguata del prodotto – è stato il commento dell’assessore all’Agricoltura Alessandro Piana – Siamo infatti in costante contatto a livello regionale con le associazioni di categoria nei periodici tavoli verdi e con gli assessori all’Agricoltura di tutte le regioni italiane sui problemi che affrontiamo e rivendichiamo nelle Commissioni Politiche Agricole e Roma. Crediamo che al Festival ci sarà anche, ancor di più degli anni scorsi, l’attenzione positiva, ad esempio con le ribalte dedicate ai fiori sul palco dell’Ariston e ai prodotti agroalimentari negli eventi collaterali, proprio per sottolineare il grande lavoro svolto dai nostri produttori. Non sta a me sindacare sulla protesta, ma sicuramente come istituzioni continueremo a lavorare nelle sedi opportune sempre con la massima serietà di confronto insieme alle rappresentanze del territorio”

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