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Statale 586, Ghio (Pd): “Bene avvio dei lavori per la riapertura della strada, ma manca il piano per la manutenzione”

Anas, intanto ha mostrato come si sta effettuando il ripristino della scarpata. Fine lavori annunciata dal ministero entro fine aprile

Borzonasca. “Bene l’annuncio del governo sul programma di conclusione dei lavori di messa in sicurezza della strada statale 586 dopo la frana che, alcuni mesi fa, ha causato la chiusura temporanea del traffico, ma manca una pianificazione degli interventi di manutenzione straordinaria e monitoraggio dei versanti per evitare che un altro smottamento, in un altro punto del percorso, interrompa nuovamente i collegamenti”.

Lo sostiene Valentina Ghio, deputata e vicecapogruppo Pd alla Camera, componente Commissione trasporti dopo la risposta del sottosegretario Ferrante in Commissione ambiente alla sua interrogazione sulla strada statale 586 presentata dopo la frana dello scorso novembre.

“Siamo di fronte a un’arteria interregionale molto importante, fondamentale per i comuni della val D’Aveto e della Valle Sturla e per collegare la Liguria con l’Emilia Romagna. Non si può intervenire solo per sistemare l’emergenza, mettendo cerotti sulle ferite, ma è indispensabile una pianificazione strutturata di prevenzione su tutto il percorso, come chiedono i sindaci dei Comuni interessati. La fine dei lavori, al Km55+600 a Borzonasca, annunciata dal ministero entro fine aprile, è una buona notizia, così come l’investimento complessivo in corso di progettazione, ma se non è accompagnata da interventi periodici e strutturali, che riguardano i versanti attorno all’infrastruttura rimane un’azione limitata e parziale. I collegamenti con la città sono vitali e fondamentali per chi vive nell’entroterra ligure e garantire la funzionalità è indispensabile per non lasciare isolate intere comunità”.

Intanto Anas ha mostrato in un video i lavori di ripristino della scarpata lungo la strada.

Gli interventi rientrano nel progetto di Anas per la messa in sicurezza di un territorio che è stato definito “particolarmente complesso da una punta di vista idrogeologico con la necessità di indagini, rilievi e spesso il monitoraggio dei versanti e delle frane per periodi lunghi al fine di studiare le evoluzioni dei fenomeni”.

Nelle immagini si vedono i rocciatori che provvedono all’installazione di tiranti da supporto alla stesa di reti metalliche e geotessile ecosostenibile. L’intervento è finalizzato alla protezione della sede stradale attraverso il consolidamento del versante e la prevenzione a monte di eventuali smottamenti.

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