Genova. Suggerimenti sulla famosa “doppia curva”, sulla creazione di un’area di interscambio e sulle tempistiche del progetto per fare in modo che la tratta dello Skymetro tra Brignole e Molassana sia costruita insieme a quella tra Molassana e Prato. Con la conseguente necessità di un finanziamento ulteriore da parte del ministero.
Sono alcuni dei punti toccati dal “Comitato per la prosecuzione della metropolitana fino a Prato” che ha presentato un’istanza al ministero delle Infrastrutture e Trasporto e al consiglio superiore dei lavori pubblici, braccio tecnico dello stesso Mit.
Il comitato è stato fondato nel 2020 con lo scopo, appunto, di promuovere l’estensione fino a Prato della metropolitana sopraelevata in Val Bisagno. A questo scolpo sono state raccolte, in questi anni, 2400 firme.
“Attualmente , a seguito della lettura del progetto di fattibilità tecnico economica del tratto Molassana- Brignole il comitato conferma il suo consenso all’opera – si legge nell’istanza – allo scopo di migliorare ulteriormente la fruibilità della realizzazione e di mitigare l’impatto sul territorio , ci sentiamo in dovere di portare alcuni suggerimenti che, se recepiti, siamo certi contribuiranno a migliorare l’appeal dell’opera”.
Il comitato suggerisce di eliminare “la doppia curva a S” con ponte di circa 100 metri sul Bisagno “introducendo un ponte in curva verso Levante e studiando poi un’inversione della marcia per raggiungere la stazione di Brignole”. Di questa variante si sta parlando in questi giorni anche negli uffici del Comune.
“Sarebbe opportuno – prosegue il comitato – che questa manovra avvenisse in maniera automatizzata anche considerando che la metropolitana di Genova è caratterizzata da tecnologia di progettazione anni Novanta e necessiterebbe di un upgrade in vista di possibili obsolescenze di componenti e di una augurabile necessità futura di incremento delle prestazioni”.
Altro suggerimento riguarda la copertura della via di corsa del viadotto: “Va modificata inserendo il sistema di captazione elettrica con terza rotaia, ciò consente di eliminare anche la struttura di sostegno della catenaria e dei pannelli fotovoltaici e rendere meno invasivo il profilo del viadotto. I pannelli verrebbero mantenuti realizzando un pavimento sulle banchine di emergenza grazie alla più recente disponibilità di pannelli fotovoltaici calpestabili“.
Infine il ragionamento sui tempi: “Richiamando la premessa il comitato auspica che la tratta Molassana Prato venga cantierizzata in tempi compatibili con quelli della realizzazione della tratta Brignole Molassana, eliminando il rischio delle False Spese per la pubblica amministrazione. Tali spese insorgerebbero infatti nel caso di dismissione di strutture civili ed impianti da fare al momento del passaggio ad una tratta funzionale completa”, conclude la lettera.