Genova. “Il 25 febbraio presenteremo il progetto integrato degli approfondimenti richiesti dal consiglio superiore dei Lavori pubblici e completo delle risposte alle osservazioni, nei giro dei venti giorni successivi contiamo di chiudere la procedura di Via e poi di procedere con la gara entro la primavera”.
Il sindaco di Genova Marco Bucci scandisce i tempi auspicati dall’amministrazione per il progetto Skymetro all’indomani dell’ultimo giorno disponibile per la produzione di osservazioni relativa alla fase pubblica del procedimento di valutazione di impatto ambientale. Il cronoprogramma enunciato da Bucci potrebbe, forse, garantire addirittura un avvio dei lavori entro la fine dell’estate.
L’ottimismo del sindaco nonostante le ultime ore abbiano fatto registrare un paio di macigni: in ultimo le indicazioni della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Genova su alcune criticità (dall’impatto dell’opera sul paesaggio della Val Bisagno al rischio di interferenze con resti archeologici lungo gli argini del torrente) ma, ancora prima, il più vincolante parere degli uffici Difesa del suolo della Regione sull’applicabilità della deroga alla fascia di inedificabilità del Bisagno.
Secondo Bucci, però, “alla fine tutti consentono di andare avanti con il progetto – insiste – anche la sovrintendenza ha suggerito cose da fare, ritengo opportuno e corretto che si dica ‘andate avanti però fate anche questo’, sono integrazioni necessarie per rispettare le esigenze di tutti ma che comunque non fermano il progetto”.
E aggiunge: “Al momento manca ancora il parere finale del Consiglio superiore dei lavori pubblici, con cui stiamo lavorando costantemente, come tutti i progetti ci saranno modifiche, magari piccole, sino all’ultimo giorno dell’inaugurazione quindi aspettiamoci che ci siano sempre lavorazioni continue”.
Resta da capire se, nei prossimi anni, ci sarà spazio per una modifica non piccola ma sostanziale di un progetto, vero, mai del tutto bloccato ma giudicato non certo positivamente da molti degli enti preposti a valutarlo.
I tempi ci sarebbero, visto l’emendamento leghista al Milleproroghe che sposta il termine per l’assegnazione della gara a fine 2025. Ma il sindaco insiste sulla necessità di chiudere l’opera entro la fine del suo secondo mandato, nel 2027: “La volontà è di andare avanti, le persone di Molassana ci chiedono di fare in fretta perché vogliono arrivare a Genova centro in un quarto d’ora e anzi ci hanno spronato a ottenere i finanziamenti dell’opera anche nella tratta tra Molassana e Prato”.