Cabina di regia

Sessanta profughi palestinesi in arrivo in Liguria da Gaza, quattro bimbi saranno curati dal Gaslini

Lunedì lo sbarco da una nave della Marina militare. In moto la macchina dell'accoglienza. La Regione ha chiesto supporto a diverse realtà del terzo settore

gaza bambine aeroporto croce rossa
Foto d'archivio

Liguria. Diversi enti coinvolti nella cabina di regia, tra cui la Regione Liguria, nella gestione dell’accoglienza di 60 cittadini palestinesi in fuga da Gaza – tra loro anche diversi bambini – che arriveranno alla Spezia lunedì 5 febbraio a bordo della nave Vulcano della Marina Militare italiana.

Oltre al ricovero di alcuni minorenniquattro sono attesi all’ospedale Gaslini, mentre altri saranno trasferiti in altre regioni – si è reso necessario un piano di coordinamento di accoglienza per i nuclei familiari.

La Regione Liguria si è attivata insieme all’ospedale Gaslini e a diversi enti del terzo settore nel trovare una soluzione di vitto e alloggio a chi non necessita di ricovero. La Regione ha pertanto coinvolto Comunità di Sant’Egidio, Caritas, Arci e la federazione delle Chiese evangeliche, per garantire un aiuto concreto alle famiglie.

Altrettanto importante il contributo del dipartimento della protezione civile, che si occuperà del trasporto di cinque persone dalla Liguria verso gli ospedali di Milano per le cure necessarie.

“I porti della Liguria sono sempre pronti a collaborare con il Governo. La crisi in Medioriente ci tocca da vicino, non solo da un punto di vista economico, ma anche e soprattutto umano – dicono il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore a Sociale e protezione Civile Giacomo Giampedrone – ci siamo immediatamente mossi per garantire assistenza e coordinamento tra gli interlocutori coinvolti nelle operazioni di sbarco”.

“La collaborazione con il terzo settore, ma anche con la nostra protezione civile e la nostra sanità è molto importante. Riteniamo giusto che ognuno faccia la propria parte – aggiungono – il governo fa bene a dividere il peso e gli sforzi in un Paese che deve essere solidale. Restiamo quindi a disposizione della prefettura e delle autorità a cui spetta la gestione dell’operazione”.

“Anche la macchina sanitaria – aggiunge l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola – è pronta ad accogliere i piccoli pazienti provenienti dalla Striscia di Gaza attraverso le grandi competenze dell’istituto Giannina Gaslini all’interno di una cornice di protezione civile già ampiamente rodata”.

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