Genova. “A chi è venuta l’idea del ballo del qua qua con John Travolta davanti all’Ariston? È piaciuta a qualcuno? Bravo Sinner, continua ad allenarti perché a Sanremo ti avrebbero fatto ballare e cantare Papaveri e papere”.
Tra i tanti, tantissimi commentatori della gag che mercoledì sera, seconda serata del Festival di Sanremo, ha tenuto banco prima davanti al teatro Ariston e poi su siti e giornali c’è anche l’infettivo Matteo Bassetti. Che ha ironizzato sulla già ampiamente criticata scelta di Amadeus e Fiorello di coinvolgere la star americana in un balletto sulle note del “Ballo del qua qua”, appunto, con tanto di cappellino arancione.
Bassetti ha condiviso l’ironico commento su Facebook, facendo indirettamente riferimento alla decisione di Jannik Sinner di rifiutare l’invito rivoltogli da Amadeus. E mentre Travolta che balla davanti all’Ariston affiancato da Fiorello e dal conduttore del Festival è già diventato un iconico meme, nella città dei fiori si dibatte di quello che è il vero “caso”, ovvero la presunta pubblicità occulta fatta dalla star al noto marchio di sneaker che indossava sul palco.
L’attore ne è testimonial dall’estate del 2023, e c’è chi ha ipotizzato che la sua partecipazione al Festival sia stata, di fatto, sostenuta dal brand più che dal cachet vero e proprio. Versione che sia la Rai sia lo sponsor, come anche Amadeus, si sono affrettati a smentire parlando di una casualità priva di intenzionalità. Intanto però Travolta non ha firmato la liberatoria, e le immagini del balletto non saranno disponibili su RaiPlay.