Genova. “Non abbiamo bisogno di nessun investitore, ma tutti i giorni parlo con potenziali interessati a un asset come questa Società. Certo è che non ci aspettavamo tanta ferocia contro la Sampdoria” e il riferimento è alle mosse legali di Massimo Ferrero. Per la prima volta Matteo Manfredi parla della situazione societaria e delle prospettive della Sampdoria e lo fa in una conferenza dopo la partita con il Modena rispondendo agli interrogativi che da mesi ormai circolano attorno alla proprietà e all’effettivo stato dell’arte sulle opposizioni di Massimo Ferrero.
“Siamo al lavoro da diversi mesi e questa acquisizione è stata fatta nell’ottica di medio e lungo termine, un investimento fatto credendo nei valori e nella storia di questa società. Investimento che richiede tempo per essere valorizzato e siamo al lavoro tutti i giorni per aggiungere pezzi importanti”, dice Manfredi, che però aggiunge: “Affrontiamo i problemi che continuiamo a trovare lungo il nostro percorso per azioni di disturbo, ma la Sampdoria è più importante di questi tentativi di arresto, siamo sereni e andiamo avanti”.
L’azionista di maggioranza conferma che i tentativi di Ferrero compiuti in questi mesi erano inattesi (l’ultimo ricorso riguarda il tentativo di annullare gli accordi tra Sport Spettacolo Holding e gli attuali proprietari, facendo di fatto tornare il club blucerchiato sotto alla proprietà di Ssh), nonostante nella due diligence c’era consapevolezza delle complessità dell’operazione. “A ogni finestra di mercato si profilano nuove asperità, ma siamo pronte a gestirle”, conferma. L’inchiesta della guardia di finanza, invece, non preoccupa: “Segue un filone che non riguarda solo la Sampdoria, l’attuale cda è a disposizione. Quello che abbiamo fatto noi è introdurre processi per evitare che queste situazioni non accadano più”.
Nel frattempo la quota di Gestio Capital nella compagine azionaria è aumentata e non è troppo lontana dal 70% rispetto a Ferrero. “La Samp ha bisogno di parecchie risorse finanziarie”, commenta Manfredi.
In questi due mercati l’azionista confessa che è stato fatto il massimo: “Abbiamo lavorato alacremente con il team, ma le restrizioni permarranno sulla Sampdoria. L’indice di liquidità ha creato difficoltà. I nuovi acquisti ci aiuteranno nel percorso. La classifica non ci rende sereni, la viviamo partita per partita, dobbiamo solo pensare a noi stessi. Il mister è la nostra serenità e la rosa è competitiva”.
Manfredi chiarisce anche la questione ricerca nuovi investitori sottolineando che però la Sampdoria è in grado di andare avanti lo stesso anche senza nuovi innesti e il fondo Qatar Sport Investment, che era stato citato come possibile partner, potrebbe essere della partita: “Di lavoro gestisco fondi e parlo di investimenti tutti i giorni, ricevo costantemente manifestazioni di interesse nei confronti della Sampdoria, Qatar potrebbe essere uno degli investitori nei prossimi mesi, ma chiarisco che non c’è bisogno di nessun investitore”.
Per quanto riguarda il ruolo di Andrea Radrizzani, Manfredi spiega: “Lui è un amico e mi sono appoggiato all’esperienza di Andrea per farmi aiutare nelle prime fasi dell’operazione. Lui è stato un aiuto importante, ora continua ad aiutare con una veste diversa di partner e amico”.
L’attuale cda resterà in carica sino all’approvazione del bilancio e per Marco Lanna si sta definendo un percorso da seguire insieme per aggiungere valore al brand Sampdoria: “Lui è la memoria storica e con lui stiamo lavorando per un’intesa che ci porti a questo”.
È in corso anche un discorso sullo stadio con il Comune di Genova, ma questo aspetto sarà affrontato più avanti.