Genova. “Toti ha gestito la nascita del Parco Nazionale di Portofino con l’esclusivo obiettivo di accontentare la Lega, a scapito dei Comuni e dello sviluppo del territorio. Per anni la Lega ha osteggiato la nascita del nuovo Parco Nazionale bocciando tutte le proposte condivise sul territorio, per una scelta ideologica contro le aree protette. I Comuni di Rapallo, Chiavari, Zoagli e Coreglia avevano ufficialmente espresso la loro volontà di far parte del Parco Nazionale, ma sono stati cacciati fuori dal diktat della Lega, con in testa i consiglieri regionali Sandro Garibaldi e Alessio Piana. La Lega ordina, Toti ubbidisce”.
Così il capogruppo del Partito Democratico in Regione Liguria Luca Garibaldi su composizione del Nuovo comitato di gestione del Parco di Portofino.
“A chiusura del cerchio, dopo aver dato il via libera al parco più piccolo d’Italia, Toti completa il regalo al suo alleato, con una ciliegina sulla torta: nel nuovo Comitato di Gestione Provvisoria del Parco Nazionale – che parte già monco perché le associazioni ambientaliste si sono rifiutate di partecipare – a rappresentare la Regione non ci sarà Toti, come già avvenuto in questi anni, né un esperto, ma il consigliere regionale della Lega Sandro Garibaldi. Cioè colui si è battuto più di tutti per non estendere il parco ed escludere i Comuni del Tigullio, tra cui il suo, dalla nuova area protetta. Chi meglio di chi non voleva il Parco Nazionale di Portofino a rappresentare la Regione nel nuovo Ente di Gestione? Una vicenda surreale, e a farne le spese è lo sviluppo sostenibile del territorio”,