Genova. “Dopo la questione “cassoni” credevamo di poterci rilassare un attimo, e invece ecco spuntare l’ennesima, assurda e irrispettosa ipotesi di altro cemento in mare. Come Comitato Pegli Bene Comune non possiamo che dichiararci di nuovo in allarme! La richiesta della cittadinanza è e sarà sempre quella di rispettare gli storici accordi e scongiurare ogni ulteriore riempimento. Inoltre, da diversi anni viene millantato periodicamente il progetto che prevederebbe la realizzazione della ciclopedonale a chiusura del Sesto Modulo, definendo una volta per tutte i confini del Porto”.
Con queste parole, affidate ad un post sulla propria pagina facebook, il Comitato Pegli Bene Comune, torna a “disotterrare l’ascia di guerra” in difesa dello residuo specchio di mare “minacciato” da un nuovo allargamento delle infrastrutture portuali previsto dal progetto della Nuovo Borgo Terminal Containers srl. Un progetto – raccontato da Genova24 su queste pagine – che prevede il tombamento di nuovi 12mila metri quadrati in testa alla piattaforma di Psa di Pra’ per fare spazio a nuovi spazi logistici per la movimentazione di contenitori.
“Chiediamo chiarezza e garanzie circa queste promesse, e chiediamo rassicurazioni su un tema che scalda gli animi di chi convive ogni giorno con rumore, inquinamento, deturpazione del paesaggio. La gente è stanca di essere presa in giro – si legge nel comunicato – Il Ponente non accetterà altri sacrifici e, sia molto chiaro, esistono compensazioni se non quelle già dovute da anni. Null’altro verrà concesso da chi ha già troppo subito”.
Un allarme che di fatto cova anche un’altra paura, vale a dire quella rispetto al nuovo Piano Regolatore Portuale che ad oggi è in fase di approntamento a palazzo San Giorgio senza il coinvolgimento delle comunità territoriali. Il timore dei comitato è che il nuovo documento possa contenere progetti di espansione delle piattaforme portuali sempre a ponente. “Il nuovo Piano Regolatore del Porto di Genova si continua a discutere nelle segrete stanze di Palazzo San Giorgio, senza uno straccio di confronto con i cittadini che vivono a pochi metri dalle aree portuali, con una qualità di vita indegna di questo nome. Come ha detto di recente a Genova la presidente della commissione parlamentare europea Trasporti e Turismo, Karima Delli, è il porto a doversi adeguare alle esigenze della città, e non viceversa“.
Da qui il monito: “Per questi motivi, continueremo insieme al coordinamento dei Comitati del Ponente a monitorare la situazione ed esigere dalle istituzioni maggiore rispetto per il nostro territorio, abitato da cittadini che già oggi sono di Serie B e che qualcuno avrebbe interesse a far retrocedere in Serie C”.