Genova. Brutte notizie per l’antico acquedotto storico di Genova, la grande infrastruttura in muratura costruita e ampliata durante la millenaria storia della nostra città per portare l’acqua dalle valli al centro urbano: a seguito delle piogge di questi giorni, infatti, un muraglione è crollato sul tracciato dell’opera occludendone il passaggio in uno delle sue parti più rinomate e frequentate da genovesi e turisti.
Stiamo parlando della porzione risalente al XVII secolo, costruita seguendo la frastagliata orografia della vallata, e che circumnaviga la valle del Geirato, vicino all’accesso di via San Felice. “Uno dei passaggi più conosciuti e amati – sottolinea Giovanni Zai, storico attivista della val Bisagno, che con i suoi volontari da sempre si occupa di fare manutenzioni e rendere questo luogo il tesoro che è – e che in primavera diventa la meta di tantissime gite per le scolaresche di tutta la città. Questa parte di acquedotto fa parte dell’anello del ponte Sifone, uno dei percorsi più caratteristici”.
A crollare sul tracciato un grande muraglione privato, alto almeno tre metri, per un tratto di oltre sei. Ancora da capire le cause del dissesto: la pioggia scesa in questi giorni è stata sicuramente abbondante ma non eccessiva nella sua quantità, mentre tra i resti del muraglione emergono a vista parti di un cordolo di cemento che sovrastava la “miagia”.
“Questa mattina abbiamo fatto un primo sopralluogo per capire l’entità del danno – racconta Zai – sono state messe delle transenne per evitare che qualcuno si potesse fare male e ci sono i nastri dei vigili del fuoco, intervenuti dopo la segnalazione dei cittadini. Ma dobbiamo ancora capire se le altri parti del muro sono stabili, e soprattutto capire come intervenire per mettere in sicurezza il passaggio e farlo tornare attraversabile. Abbiamo avvisato il municipio per coordinarci sugli interventi”.
E per fare ciò è già scattata la mobilitazione dei volontari, che si sono dati appuntamento sabato mattina per provare ad aprire un varco. “Ci troveremo come sempre presso il Bar torrefazione di Molassana sabato mattina alle 8.30 – conclude Zai – dopo andremo a fare un sopralluogo e a trovare un modo per costruire un passaggio per tutti”.