Genova. Ci sarà anche un atleta genovese a rappresentare l’Italia ai World Transplant Winter Games, i Giochi Mondiali Invernali dei Trapiantati, che si terranno dal 3 all’8 marzo 2024 a Bormio.
Si tratta di Massimo Campana, atleta che nel corso della sua vita ha subìto due trapianti di fegato, il primo il 3 gennaio e il secondo il 10 febbraio del 2020. Oggi, all’età di 54 anni, gareggerà nello slalom (parallelo e gigante).
“Dopo il primo trapianto, che non è andato come sarebbe dovuto andare e dopo aver rischiato la vita, un angelo mi ha donato il suo fegato grazie a uno split – racconta Campana – Quando sono entrato in ospedale a gennaio pesavo 80 kg e quando, finalmente, ne uscito a maggio ne pesava 65 kg e non camminavo più”.
La World Transplant Games Federation (WTGF) promuove i World Transplant Winter Games dal 1994, ad anni alterni con i Summer Games. Aned, che in Italia è l’unico rappresentante della WTGF, ha ricevuto il mandato di organizzare l’edizione invernale 2024. Un incarico che prende ancora più valore dal momento in cui arriva dopo vent’anni dall’unica edizione italiana dei Giochi Mondiali Invernali dei Trapiantati, organizzata da Franca Pellini, presidente e fondatrice di ANED, nel 2004 proprio a Bormio.
Questa dodicesima edizione verrà realizzata anche grazie al supporto del Ministro per lo Sport e i Giovani, Regione Lombardia, Sport e Salute, CNT – Centro Nazionale Trapianti, SIN – Società Italiana di Nefrologia, Provincia di Sondrio, Consorzio BIM dell’Adda, Comune di Bormio, FISI – Federazione Italiana Sport Invernali e CIP – Comitato Italiano Paralimpico, che da anni sostiene le iniziative sportive di ANED e di cui ANED è membro benemerito.
Gli impianti sciistici nel cuore delle Alpi sono pronti a ospitare per 6 giorni i rappresentanti internazionali della WTGF e delle delegazioni delle nazioni partecipanti, gli atleti, i donatori viventi con le loro famiglie, i sostenitori e i volontari. Alla kermesse sportiva parteciperanno oltre 200 atleti, trapiantati di organi solidi e di midollo osseo e donatori viventi, provenienti da 22 Paesi in tutto il mondo, dall’Australia agli Stati Uniti, dal Canada alla Finlandia.
Il programma prevede 14 discipline invernali di sci alpino e nordico: lo slalom (gigante, parallelo e con snowboard, individuali e a squadre), il super G, il biathlon, lo sci di fondo (5 km, 1 ora e 3 km a squadre), le ciaspole (2 km e orienteering a squadre) e il curling a squadre.
Divisi per fasce di età e in base al genere, ogni concorrente può partecipare a un totale di cinque gare individuali, oltre alle competizioni a squadre.
La Nazionale Italiana dei Trapiantati sarà costituita da 18 atleti, 16 trapiantati e 2 donatori viventi, tra i quali i pluricampioni del mondo Marco Panizza (oro nello sci di fondo), Erminio Rigos (oro nello slalom) e Eugen Vikoler (oro nelle ciaspole e nel biathlon). Durante l’ultima edizione dei Giochi Mondiali Invernali che si è tenuta a Banff, in Canada nel 2020, gli azzurri hanno portato a casa 6 ori, 5 argenti e due bronzi, classificandosi così all’ottavo posto nel medagliere mondiale e conquistando il podio in più discipline.
All’interno dei Giochi Invernali Mondiali dei Trapiantati si terrà inoltre la Nicholas Cup, la prestigiosa competizione fondata in memoria di Nicholas Green, un bambino di 7 anni che nel 1994 durante una vacanza in Italia è stato vittima nel corso di un tentativo di rapina e la cui famiglia decise di donare i suoi organi. Partecipando all’iniziativa, i bambini trapiantati provenienti da tutto il mondo sono invitati a una settimana di divertimento sulla neve, sperimentando le varie discipline sportive.
“È un onore e un orgoglio per Aned poter organizzare per la seconda volta un appuntamento internazionale per atleti trapiantati, così importante come i World Transplant Winter Games – ha detto Giuseppe Vanacore, presidente di Aned – È la conferma che lo sport sublima il trapianto ed è occasione per diffondere la cultura della donazione degli organi. Partecipare ai Giochi non significa soltanto gareggiare per conquistare una medaglia, ma anche condividere il piacere di stare insieme, di vivere all’interno di una comunità nella gioia, nel dialogo, nel rispetto dei valori dell’amicizia e della solidarietà”.