Genova. Con 35236 visitatori nel 2023 e 170mila euro di introiti da bigliettazione in loco e da altri circuiti nello stesso anno, la Lanterna di Genova ha chiuso il bilancio degli ultimi 12 mesi in maniera positiva. Numeri in sostanziale aumento rispetto al 2021 (19.207 visitatori) e pressoché invariati sul 2022. Ma la crescita maggiore è stata sulle attività educative (ragazzi e scuole) che hanno visto passare la Lanterna da 165 visitatori del 2021 ai 1710 del 2023 con un aumento degli introiti dal capitolo da 990 a 10.260 euro.
Sono i dati che il Comune di Genova ha inserito nell’avviso pubblico comparso sull’albo pretorio e attraverso il quale l’amministrazione ha iniziato a sondare se esistano soggetti interessati a prendersi in carico la gestione del simbolo della città e del futuro parco della Lanterna.
L’indagine di mercato è un primo passo in prospettiva di un affidamento vero e proprio del complesso monumentale attraverso una concessione della durata prevista di 48 mesi e del valore di circa 1 milione di euro.
Attualmente l’incarico è affidato a Pharos Heritage, propaggine dell’associazione Amici della Lanterna che, peraltro, ha avuto il grande merito di trovarsi a svolgere un ruolo difficile proprio nel periodo Covid. Da capire se questo soggetto sarà tra quelli che parteciperanno all’indagine, da solo o in consorzio con altri soggetti più “strutturati”.
Alto 77 metri, costruito – per come lo vediamo oggi – nel 1543, il faro di Genova rientra dal 2018 tra le realtà affidate al MuMa, come il Galata, la Commenda e il museo navale di Pegli. Oggi la Lanterna è aperta ai visitatori solo dal giovedì alla domenica, oppure a seconda della presenza di comitive di croceristi o iniziative didattiche.
Uno degli obiettivi del futuro è estendere l’apertura, certo, ma anche valorizzare maggiormente la Lanterna e il suo parco come reale attrazione turistica e storica anche puntando su merchandising e attività e a una più ampia comunicazione. Il tutto anche in vista della trasformazione dell’area, con il nuovo parco verde immaginato dallo studio di Renzo Piano, nell’ambito della realizzazione del tunnel subportuale.