Genova. Sfruttamento sessuale delle immagini diffuse in Rete, in particolare dei bambini, cyberbullismo e sex extorsion. Sono solo alcune delle minacce che si nascondono nell’infinito mondo di Internet, minacce che soprattutto i più piccoli potrebbero incontrare senza riconoscerle come tali. Ed è per questo che anche quest’anno, come ogni anno, la Polizia di Stato è impegnata nella campagna “Una vita da social”, patrocinata dal Ministero dell’Istruzione, finalizzata a sensibilizzare le giovani generazione (e non solo) a un uso consapevole degli strumenti tecnologici e della Rete.
A Genova la campagna si concretizza nella presenza, per due giorni, del truck della polizia postale in piazza De Ferrari, dove lunedì mattina si sono radunati gli alunni di diverse classi di scuole elementari e medie. Ad accoglierli i professionisti della postale, che hanno spiegato una serie di buone norme per l’utilizzo di Internet, e anche i cani delle unità cinofile, che reduci dal Festival di Sanremo hanno “animato” la mattinata con alcune esercitazioni.
“La rete rappresenta un grande beneficio per l’umanità ma è anche densa e ricca di pericoli, soprattutto per chi non ha le difese necessarie per poterli affrontare – ha detto il questore Orazio D’Anna – Quella di oggi è un’occasione importante, perché oltre agli incontri sul truck si punta alla divulgazione ulteriore nei riguardi del piccolo mondo che circonda bambini e ragazzi, sia a livello familiare, con fratelli e genitori, sia a livello scolastico, con gli altri compagni, e a livello generale negli ambienti in cui ci sono forme di incontro tra ragazzi. La carta dominante in tutto questo è la sensibilizzazione verso temi che per noi adulti sono di più facile approccio, mentre per un bambino o un ragazzino necessitano di una guida o di un indirizzo che provenga da chi, come nel nostro caso, si occupa di lui”.
“Questa è l’undicesima edizione di ‘Una vita da social’ – spiega il primo dirigente del Centro operativo per la sicurezza cybernetica di Genova Alessandro Carmeli -nel 2023 abbiamo incontrato in Liguria oltre 13.000 studenti, 1.000 insegnanti e 170 classi. Internet è un’enorme opportunità, ma nasconde anche molti rischi. I principali sono lo sfruttamento delle immagini, sopratutto dei più piccoli, ma anche cyberbullismo e adescamento. A questo si aggiungono nuove minacce, come le chat dedicate ai disturbi alimentari, in cui i più giovani possono facilmente rimanere invischiati sviluppando comportamenti dannosi e rischiosi per la salute”.