Polemica

Fine vita, Pro Vita & Famiglia onlus attacca Toti: “Aveva firmato il nostro manifesto di tutela della vita”

"Il centrodestra ha ora un’altra serpe in seno radicale, dopo Zaia in Veneto, pronta a tradire la volontà degli elettori"

jacopo coghe, giovanni toti

Liguria. “Il centrodestra ha ora un’altra serpe in seno radicale, dopo Zaia in Veneto, pronta a tradire la volontà degli elettori: il presidente della Liguria Giovanni Toti”.

Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, attacca Giovanni Toti dopo l’apertura alla legge regionale sul fine vita. “Esprime la posizione anche dei nostri Circoli in Liguria” afferma Gianrenato De Gaetani del
Circolo Pro Vita & Famiglia del Tigullio.

“Lo stesso Toti che in campagna elettorale aveva firmato il nostro manifesto valoriale impegnandosi a tutelare la vita dal suo concepimento alla morte naturale. Infischiandosene di possibili vizi di legittimità Toti forse vuole sostituirsi allo Stato? Vuole forse spalancare le porte ad uno Stato disumano che procura la morte di chi è fragile, solo, indifeso e improduttivo per l’economia e la società. Perché è questa la drammatica natura dell’eutanasia e del suicidio medicalmente assistito che si vuole portare avanti con la proposta di legge nella Regione Liguria. Ci appelliamo alla maggioranza in Regione affinché la proposta venga rimandata al mittente. I cittadini liguri, come quelli veneti, hanno votato gli schieramenti di centrodestra perché condividono ideali e promesse da sempre in netta contrapposizione all’eutanasia. La strada da seguire è semmai tutt’altra: incentivare le cure palliative, gli Hospice, l’assistenza alle famiglie delle persone fragili e la vera attuazione della legge 38/2010”.

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