La polemica

Ex esponenti di CasaPound nelle scuole per il Giorno del Ricordo, la denuncia di Anpi: “Vergognoso e inaccettabile”

La replica di Andrea Lombardi: "E' una storia finita, all'evento ho letto il discorso di Mattarella"

Genova. “La presenza di esponenti ben noti di Casapound, due attivisti tra cui un editore e autore di testi che negano le responsabilità nazifasciste nella Seconda Guerra Mondiale, all’incontro con i ragazzi delle scuole secondarie e primarie della Valbisagno, in due distinte iniziative promosse rispettivamente dal Municipio IV Valbisagno e III Bassa Valbisagno, in occasione del Giorno del Ricordo, è un fatto gravissimo e sconcertante verso il quale Anpi non può che esprimere una decisa condanna“.

Così inizia una lunga nota stampa dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, che si scaglia contro l’organizzazione dei municipi della Val Bisagno degli eventi istituzionali in occasione della “Giorno del Ricordo”, la giornata dedicata alle memoria delle vittime italiane delle foibe. Agli eventi hanno partecipato diverse classi delle scuole della vallata, trovandosi davanti a loro oltre che i rappresentanti delle istituzioni, alcuni “esperti”, invitati a raccontare questa pagina della storia del nostro paese.

Tra questi Andrea Lombardi, non citato direttamente dal comunicato stampa di Anpi, ma presente nelle foto scattate durante gli eventi e autore esso stesso di un comunicato stampa di commento alla giornata. Lombardi, oggi editore e saggista di Italia Storica Edizioni, in passato, nel 2018, è stato candidato al Senato per CasaPound, di cui fondò la sezione ligure. La sua casa editrice si occupa di storia militare e in catalogo ha diversi titoli dedicati ai corpi d’armata tedeschi nel secondo conflitto mondiale, alla Divisione Monterosa degli Alpini, che come noto operò in contrasto alle formazioni partigiane genovesi,  ma anche a personalità più contemporanee come quello dedicato ad un volontario nazionalista del Battaglione Azov. Durante le celebrazioni del Giorno del Ricordo, Lombardi ha partecipato alla ricostruzione storica dei fatti legati alle foibe e all’esodo dalmata-istriano.

“Ricordiamo che il Giorno del Ricordo è una solennità civile italiana istituita con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 per celebrare, il 10 febbraio di ogni anno per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale – continua la nota di Anpi –  E, non a caso, il presidente dell’Anpi nazionale Gianfranco Pagliarulo ha segnalato come si debba “ricordare interamente”, cioè considerando le violenze inferte dall’esercito fascista italiano su quelle popolazioni, e non soltanto la tragedia delle foibe, diventata da parte di molti esponenti di destra e ultradestra una sorta di occasione di “vendetta morale” contro la Resistenza“.

“E’ quindi vergognoso e inaccettabile che due municipi, in un luogo istituzionale quindi, sia stata prevista una presenza di Casapound (nella Bassa Valbisagno addirittura insieme ad un’assessora del Comune di Genova!) per “spiegare” ai ragazzi quello che è accaduto sul confine orientale d’Italia ottant’anni fa – sottolinea nella nota Anpi – Non si tratta di opinioni: Casapound non solo non ha mai preso le distanze dal nazifascismo, ma anzi ha sostenuto e sostiene idee, comportamenti – come l’adozione del saluto romano – e azioni legate a intolleranza e razzismo. Non è tollerabile che due Municipi di Genova, città medaglia d’oro al valor militare proprio per la sua azione di liberazione dal nazifascismo, convochino tali personaggi per il Giorno del Ricordo, tanto più che l’incontro è destinato ai giovanissimi, e non è tollerabile che il Comune non abbia nulla da ridire, ma addirittura mandi un’esponente della Giunta ad un tale evento“.

“Chiediamo al sindaco Marco Bucci –  conclude il comunicato stampa – che è presidente del Comitato Permanente della Resistenza, se sia stato a conoscenza di quanto accaduto e, soprattutto, se ritenga che nei Municipi si possa fare qualsiasi cosa salta in mente a qualche consigliere dai sentimenti nostalgici, senza che ci sia la minima vergogna”.

A breve giro la nota congiunta dei presidenti dei municipio III Bassa Valbisagno e IV Media Valbisagno: ““Le parole espresse dall’Anpi gettano un’inaccettabile ombra su iniziative finalizzate alla sensibilizzazione dei più giovani sui fatti tragici delle Foibe. Respingiamo con forza la strumentalizzazione da parte dell’Anpi: i nostri Municipi, fin dall’inizio del nostro mandato, hanno portato avanti iniziative che promuovessero i valori della Liberazione, come dimostra la nostra assidua presenza alle Celebrazioni del 25 Aprile, e la sensibilizzazione nelle scuole in occasione del Giorno della Memoria e del Giorno del Ricordo. Riguardo, poi, all’iniziativa sul Giorno del Ricordo, vogliamo precisare che non era presente tra i relatori nessun iscritto a Casapound, ma solo rappresentanti delle istituzioni, che ringraziamo di aver presenziato, e lo scrittore Andrea Lombardi, profondo conoscitore del periodo storico dell’Esodo istriano, fiumano e giuliano-dalmata, di fama nazionale, insieme al Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Gli incontri con le scuole si sono aperti con la lettura delle parole del presidente Mattarella: non ci risulta essere un facinoroso di estrema destra. Riteniamo che l’estremizzazione ideologica che viene riportata nella nota dell’Anpi non faccia bene né al ricordo delle vittime delle tragedie delle pagine più buie della nostra storia né tantomeno sia una buona lezione ai nostri giovani”. Lo dichiarano in una nota congiunta i presidenti dei Municipi III Bassa Valbisagno Angelo Guidi e IV Media Valbisagno Maurizio Uremassi in risposta alla nota diffusa dell’Anpi.

Dopo qualche ora la replica dello stesso Andrea Lombardi: “Non nego di aver organizzato eventi culturali con CasaPound anni fa ma è una storia finita. Mi ero candidato con l’idea di ‘uscire dal 900’, e di pensare alla diseguaglianze sociali presenti nelle democrazie non più liberali ma liberiste degli anni post 2000. Non sono più né un esponente né un simpatizzante di quel movimento, scrivo saggi e pubblico libri di storia. Non sono né negazionista né fascista e tanto meno razzista. Ho vissuto e lavoro in Africa – sottolinea – durante l’evento ho dato lettura del significativo discorso sul tema del Presidente Mattarella, ribadente il dovere del Ricordo al di là delle divisioni ideologiche o di faziosi giustificazionismi, nel nome di una Storia condivisa e di un sentimento di Unità nazionale italiana”.

leggi anche
tribunale genova
Il caso
Giorno del ricordo, querela agli Amici di Ponte Carrega dopo le critiche per il relatore considerato vicino a Casa Pound

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.