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Direttiva Ue, Ghio (PD): “Stupro e molestie sessuali sul lavoro non possono essere stralciate”

"Se non si afferma questo si torna indietro rispetto a quanto sancito dalla Convenzione di Instanbul e le donne europee continuerebbero ad avere tutele diverse a seconda del loro Paese di residenza"

Valentina Ghio

Genova. “Preoccupa fortemente lo stralcio dello stupro e delle molestie sessuali nel mondo del lavoro dalla bozza della direttiva Europea contro la violenza sulle donne e la violenza domestica. Non possiamo parlare di misure contro la violenza sulle donne, se non si stabilisce con chiarezza che il reato di stupro si fonda sulla mancanza di consenso esplicito, in qualunque condizione la donna si trovi. Se non si afferma questo si torna indietro rispetto a quanto sancito dalla Convenzione di Instanbul e le donne europee continuerebbero ad avere tutele diverse a seconda del loro Paese di residenza”.

Così Valentina Ghio deputata e vicecapogruppo PD alla Camera, componente Commissione femminicidi

“La direttiva Europea è un atto importante per proteggere le donne dalla violenza maschile in tutti i Paesi UE, ma diventerebbe dannoso se indebolisse la portata della Convenzione di Istanbul recentemente ratificata dall’Europa. Abbiamo chiesto alla Presidente Giorgia Meloni di intervenire con forza nel Consiglio Europeo per adoperarsi affinché nella direttiva sia mantenuto con chiarezza il tema dello stupro come rapporto sessuale senza consenso. In tempi come quelli che stiamo vivendo, che quotidianamente ci raccontano di episodi di violenza maschile contro le donne, non possiamo permetterci di tornare indietro rispetto ai passi avanti compiuti con la Convenzione di Istanbul”.

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